La decisione è stata già presa, ma non ufficializzata. L'annuncio verrà fatto a giugno 2018 in sede di presentazione, da parte dell'amministratore delegato, Sergio Marchionne, del nuovo Piano Industriale della multinazionale italo - americana. Ma quali sono i motivi che hanno spinto la Fiat Chrysler Automobiles a dichiarare finito il tempo delle motorizzazioni a gasolio? Cerchiamo, per quanto è dato sapere attualmente, di descrivere i motivi e le conseguenze per il mercato e milioni di automobilisti.

Le ragioni di FCA

A far uscire per primo la notizia è stato il quotidiano finanziario britannico Financial Times.

A quanto è dato sapere le motivazioni che hanno spinto il management di FCA a prendere questa decisione sul diesel sono di vario genere. Innanzitutto, il motivo principale sarebbe di carattere strettamente economico. Infatti, da una semplice analisi costi - benefici si sarebbe appurato che la domanda proveniente dal mercato per auto equipaggiate con motori diesel non giustificherebbe più gli elevati costi da sostenere per adeguare le auto alle normative ambientali e di sicurezza richieste sia negli USA che nell'Unione Europea. Oltretutto, anche i principali competitor del gruppo FCA si starebbero orientando verso altri tipi di motorizzazioni sostitutive, sopratutto quelle ibride, nella forma benzina - elettrico.

C'è da aggiungere, che come anticipato anche su queste colonne, entro il 2030, comunque sia, il diesel dovrà essere completamente sostituito a livello mondiale.

Il ridimensionamento del diesel

Anche se, come ha sottolineato il Financial Times, dal 2022 su tutti i marchi del gruppo FCA non verranno più montati motori diesel, questo varrà solo per i veicoli destinati ad un uso privato.

Infatti, fino a che sarà economicamente vantaggioso e legalmente possibile, sui soli veicoli commerciali si continueranno a montare motori diesel in casa FCA. Questo, anche perché le motorizzazioni diesel sono ancora molto richieste particolarmente sul mercato italiano.

Ovviamente, non essendoci ancora l'ufficialità il gruppo FCA non ha voluto commentare queste indiscrezioni, ma sta di fatto che tutti i più grandi produttori automobilistici stanno andando in questa direzione.

E FCA, in effetti, rappresenta l'ultimo grande gruppo ad aver annunciato questo genere di svolta, dopo marchi come Toyota che è stato l'apripista lo scorso anno e Volkswagen che ha fatto un annuncio simile proprio la scorsa settimana.