È abbastanza risaputo che la Germania rappresenta una delle nazioni più avanzate dal punto di vista politico ed economico nell’Unione Europea. Recentemente, in questo Paese è stato raggiunto un accordo molto interessante a favore dei lavoratori tedeschi. Secondo quest’ultimo verrà attuato un aumento salariale del 4,3% accompagnato da una riduzione a 28 ore di lavoro settimanali per un periodo dai sei ai 24 mesi. Inoltre, i datori di lavoro e gli imprenditori potranno avere maggiore flessibilità per modificare contestualmente i contratti a 40 ore settimanali in base alle varie esigenze.

Altri vantaggi da annoverare sono sicuramente un aumento dello stipendio di 100 euro da pagare ad aprile e inoltre la possibilità per i lavoratori con orario ridotto d’assistere parenti anziani o figli.

I dettagli dell'accordo

Questo accordo sindacale molto importante è stato siglato tra il 5 e il 6 febbraio dopo numerose ore di trattative estenuanti e molto complesse, nel quale sono intervenuti il sindacato dei metalmeccanici IG Metall e l’associazione dei datori di lavoro Sudwestmetall dello stato del Baden-Wurttemberg. Questo nuovo contratto collettivo rimarrà in vigore fino al 31 marzo 2020 e coinvolgerà circa 900 mila metalmeccanici. Inoltre, è stato previsto che potrebbe includere anche altre categorie lavorative fino a raggiungere un totale di 3,9 milioni di lavoratori.

Per il momento il potente sindacato IG Metall ha anche proposto un aumento salariale del 6% che purtroppo non è stato ancora concordato. Comunque, questa decisione legislativa è molto importante in quanto l’industria manifatturiera rappresenta circa il 20% del mercato lavorativo tedesco.

Le conseguenze dal punto di vista politico

Questa recente scelta in materia di diritti sindacali è stata raggiunta in un momento molto critico della politica tedesca. Infatti, in questo periodo, i vari partiti della Grande Coalizione guidata dalla Merkel stanno apertamente discutendo della possibilità d’introdurre una nuova riforma del lavoro.

Il partito del Spd ha richiesto maggiori facilitazioni nel trasformare i contratti a tempo determinato in posizioni a tempo indeterminato. Contemporaneamente, la Cdu non approva queste richieste in quanto vari imprenditori locali hanno ammesso che questa proposta potrebbe seriamente danneggiare l’economia e la crescita del PIL. Secondo la banca Barclays, questo nuovo accordo introdotto da IG Metall porterebbe a un aumento salariale medio del 3,35% entro il marzo del 2019 e del 2,2% entro l’anno prossimo. Invece il costo del lavoro relativo alla creazione di ogni unità di prodotto otterrebbe un incremento del 1,5% contro il 2% previsto dalla Bce. Non sono comunque mancate dichiarazioni ufficiali da parte dei più grandi esponenti del mondo sindacale tedesco.

Per esempio, Jorg Hoffmann di IG Metall ha ammesso che questo nuovo accordo può considerarsi una vera e propria pietra miliare per poter dar vita a un mondo lavoro più moderno e avanzato. Invece, Il presidente di Gesamtmetall Rainer Dulger ha sottolineato che questo nuovo contratto sindacale può definirsi la “pietra angolare” del lavoro del XXI secolo.