Queste ore sono le più decisive per 800 Lavoratori della catena Trony che aspettano di capire cosa ne sarà del loro posto di lavoro. La catena di negozi si trova infatti in una situazione alquanto difficile economicamente e ciò mette in pericolo il posto dei dipendenti. I punti vendita interessati sono oltre 40. La Camera del Lavoro ha denunciato la situazione ed ha rivelato che i dipendenti hanno ricevuto una comunicazione secondo cui riceveranno solo il 20% dello stipendio che gli spetta. Una faccenda sicuramente spiacevole per chi lavora nella catena di negozi di elettronica ed elettrodomestici.

I dipendenti a rischio

Sono ben 800 i lavoratori che ricevono soltanto il 20% del loro stipendio e sono in attesa di capire quale sarà la loro sorte all'interno di Trony. La catena dispone in totale di 40 punti vendita di cui 9 si trovano in Lombardia. Da alcuni anni ormai la catena di negozi è in crisi per via della concorrenza spietata nel settore e per via di alcune scelte sbagliate. Trony capitanato dal gruppo Dps Group, a cui fa capo Antonio Piccino, è in concordato bianco e in cerca di un papabile acquirente della società.

Cosa prevede il concordato bianco?

Il concordato bianco prevede che a partire dal 24 di gennaio i lavoratori ricevano solo la somma di denaro stabilita dalla Dps Group capitanata Alfredo Haup.

Parliamo di solo il 20% del complessivo stipendio. Il segretario nazionale di Fisascat Cisl Mirco Ceotto ha spiegato che qualche tempo addietro si era parlato di un possibile acquirente per 15 negozi Trony, situazione che avrebbe garantito un salvataggio della catena con conseguente ripristino degli stipendi. A quanto pare però la faccenda non è andata in porto ed a oggi la situazione sembra essere più tragica che mai.

I dipendenti, nonostante si trovino in questa situazione, continuano a presentarsi nel loro posto di lavoro ma sono impossibilitati dal fatto che mancano i prodotti da vendere per via dei fornitori che hanno sospeso le consegne per la mancata liquidità del gruppo Trony. Oltre alla situazione già difficile per i lavoratori, il tutto viene aggravato dunque dalla mancanza di merci nell'attività.

A quanto pare per la prossima settimana sono stati fissati degli incontri dal Ministero del Lavoro per cercare di porre un rimedio a questa situazione. Purtroppo però questi incontri riguarderanno solo 4 dei 40 punti vendita esistenti in tutta in Italia. Staremo a vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.