In tempi di crisi economica e alta disoccupazione ogni euro in più che entra nel bilancio familiare fa sempre comodo ed è benvenuto. Di conseguenza, il fatto che l'Inps abbia, di recente, emesso una circolare in cui ufficializza l'attesa rivalutazione degli assegni familiari e di maternità 2018 è senz'altro positivo. Vediamo, dunque, di approfondire la questione è capire quanto spetterà, proporzionalmente, a ognuno.
La direttiva Inps
C'è da dire, a onor del vero, che le soglie di accesso al beneficio e le nuove rivalutazione avevano già ottenuto il crisma dell'ufficialita' lo scorso 19 febbraio 2018, quando sono state pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana numero 36.
Di conseguenza, la circolare Inps era un atto dovuto.
Come specifica la circolare Inps gli enti erogatori sia degli assegni familiari che di quelli di maternità per il 2018 sono I singoli Comuni. Oltre, ovviamente, quelli già riconosciuti al beneficiario dalle varie amministrazioni statali. Quindi, per quanto riguarda gli assegni familiari, le autorità municipali riconosceranno, agli aventi diritto, un importo di 143 euro circa per 13 mensilità. Mentre l'importo dell'assegno di maternità sarà leggermente inferiore ed erogato per un periodo più breve. Il totale corrisposto in 5 mensilità sarà di circa mille e 700 euro annui. Quindi, in base alle rilevazioni sia dell'Inps che dell'Istat, rispetto solo allo scorso anno gli assegni familiari e di maternità hanno subito una rivalutazione superiore all'1%.
Come effettuare la richiesta
Precisiamo che per potersi vedere riconosciuto il beneficio, i richiedenti devono possedere un reddito ai fini Isee non superiore agli 8 mila e 650 euro circa. L'importo degli assegni familiari e di maternità, infatti, sarà riconosciuto totalmente solo ed esclusivamente a chi ha un reddito ai fini Isee non superiore ai 6 mila e 793 euro circa.
Ciò vuol dire che sopra tale soglia il beneficio sarà riconosciuto solo parzialmente.
L'istanza va presentata al proprio Comune di Residenza entro il 31 gennaio 2019. Successivamente alla verifica dei requisiti formali il Comune comunicherà all'Inps la propria approvazione. Da parte sua, l'ente previdenziale provvederà al pagamento degli assegni con cadenza semestrale. Di solito ogni 15 luglio e 15 gennaio. Questo, compatibilmente con le autorizzazioni municipali pervenute all'istituto nei 45 giorni precedenti le date summenzionate.