coca cola da sempre è conosciuta come il marchio che produce bevande analcoliche per eccellenza. Questa caratteristica cambierà nell'arco di poco tempo perché proprio l'azienda americana ha deciso di mettere in commercio la sua prima bevanda alcolica.
Nello specifico, sarà venduta solo ed esclusivamente in Giappone e sarà una versione rivisitata del chuhai, una bevanda gassata giapponese contenente alcool venduta nella classica lattina di metallo.
L'aroma di base per la bevanda è il liquore shochu, ma faranno da contorno anche aromi di limone e di altri tipi di frutta.
Coca-Cola: in Giappone è di moda la bevanda alcolica
In Giappone, ultimamente è molto di moda la bevanda gassata con basso tasso alcolico, definita alcopop. La percentuale di alcool presente, infatti, varia dal 3 all'8%. Poichè questo drink è diventato molto popolare, Coca Cola ne vorrebbe approfittare ed imporsi in un nuovo mondo. Talmente che piace, che le vendite di chuhai sono cresciute annualmente di una cifra che varia dal 5 al 25% negli ultimi cinque anni.
Tra i marchi più famosi giapponesi, che sono noti anche per la produzione di birra, troviamo Asahi, Suntory e Kirin. Produrre una bevanda alcolica, dunque, sarebbe una novità per Coca Cola che non ha mai sperimentato questo mondo. Negli ultimi anni, ha però diversificato i prodotti proponendo anche acqua minerale, tè, e caffè.
Questa strategia, ha consentito alla società americana di venire incontro alla riduzione di consumo della bevanda gassata, che dal 2012 al 2017 è diminuito del 3,1%, soprattutto negli Stati Uniti d'America e in Brasile. La fondazione di Coca Cola risale al lontano 1886. Ciò che caratterizza la bevanda è la ridotta quantità di calorie: infatti ogni 100 grammi assunti, si ingeriscono appena 37 chilocalorie con la totale assenza di grassi saturi.
L'inventore, John Stith Pemberton, fu un farmacista che creò la bevanda come rimedio per il mal di testa e per la stanchezza. La storia di questa società è molto, molto lunga e sono cambiate tante cose dall'anno della fondazione. Ciò che possiamo subito notare è la variazione delle confezioni: ogni evento o ricorrenza è motivo di variazioni dell'etichetta, in occasione ad esempio di Natale, o anche semplicemente l'introduzione delle iniziali dei nomi sulla stessa e così via.
Sono così variegate le confezioni e le colorazioni, che sono diventati veri oggetti da collezionismo. Infatti, le singole etichette una volta terminato l'evento non vengono più prodotte, a favore di design sempre più moderni.
Un'intera collezione può valere anche tanti soldi.