elezioni 2018 appena terminate, chi governerà in Italia? Al momento sono due le forze che potrebbero provare a governare il Bel paese: il centrodestra, coalizione che ha preso la maggioranza dei voti e il movimento 5 stelle, partito unico che ha sbaragliato tutti gli altri superando il 30% di voti.

Ma cosa succederà se fosse proprio quest’ultimo a insediarsi al Governo? Punto fondamentale dei pentastellati è il reddito di cittadinanza. Se quindi sarà Luigi Di Maio il nuovo leader che formerà il Governo, oltre 9 milioni di italiani avranno diritto a ricevere un assegno mensile che va dagli 800 euro ai 1900 euro, a seconda del reddito, o della composizione del nucleo familiare.

In particolare una famiglia con entrambi i genitori disoccupati e due figli minorenni potrà ricevere il massimo dell’importo ovvero i 1900 euro mensili, mentre un single che non lavora potrà avere al mese 800 euro. Gli importi sono esonerati da tasse e non soggetti a pignoramenti. Tale assegno sarà erogato anche ai pensionati che non raggiungono come reddito la soglia di povertà stabilità intorno ai 780 euro.

Chi può chiedere il reddito di cittadinanza?

Per poter essere titolari dell’assegno di cittadinanza, bissona essere maggiorenni, essere ovviamente disoccupati o inoccupati o panche se lavoratori, percepire un salario o una pensione (in caso di pensionati) inferiore alla soglia di povertà di 780 euro.

In questo caso l’assegno di cittadinanza andrà ad integrare quello di lavoro.

Cosa bisogna fare per mantenerlo?

Per poter mantenere tale sostegno, bisognerà iscriversi ai canali per l’impiego e dimostrare di cercare attivamente lavoro per almeno due ore al giorno. Offrire la propria disponibilità per lavori socialmente utili e accettare uno dei primi tre lavori che verranno offerti dai centri per l’impiego.

Quali le coperture finanziarie a sostegno del reddito?

Secondo il programma del Movimento 5 stelle la legge sul reddito di cittadinanza ha tutte le coperture necessarie all’approvazione. La legge è stata infatti già controllata dalla Ragioneria dello Stato. Serviranno quasi 16 miliardi di euro, ma i soldi, assicurano i pentastellati, non verranno da sanità, scuola, o ulteriori tasse ai cittadini più ricchi, bensì saranno recuperati dal taglio dei costi della politica, dai finanziamenti ai giornali, dalle risorse del gioco d’azzardo delle banche e delle compagnie petrolifere.