Riceve una cospicua eredità, ma non può incassarla perché è fuori tempo massimo. È il caso di un bancario romano (ormai noto alle cronache con le iniziali di Luigi C.), che nel luglio dello scorso anno avrebbe ereditato dal nonno anche una cassetta di sicurezza localizzata in Svizzera. Una volta appurato il contenuto, ecco la scoperta: conteneva 3 miliardi divisi in pezzi da 500 mila lire. Un vero e proprio tesoretto, che però rischia di essere perso per sempre. Il motivo è semplice: lo Stato ha indicato un tempo massimo per poter convertire le lire in euro.

La linea rossa è scaduta nel 2012 e Luigi, lavorando nel settore bancario, sembra essersi reso immediatamente conto del problema. Non resta quindi che tentare il tutto per tutto, dando il via ad un'azione legale. Ripercorriamo insieme tutti i dettagli e gli eventi della vicenda nel nostro nuovo articolo di approfondimento su questo particolare caso di cronaca economica.

La scoperta del tesoretto ed il respingimento di Bankitalia

Facendo qualche passo indietro, bisogna prima di tutto indicare come si è arrivati alla situazione paradossale. Il nonno di Luigi era infatti un imprenditore che si era trasferito a Lugano assieme alle proprie fortune. Solo che non si era mai prodigato per cambiare le lire in euro.

Una volta effettuata la scoperta, il bancario ha tentato di effettuare il cambio presso Bankitalia, ma la richiesta è stata respinta. Una prassi che si è già verificata in passato. D'altra parte, non è la prima volta che si sentono storie simili, con eredità miliardarie in lire che purtroppo diventano senza valore per la scadenza del termine utile ad eseguire il cambio lire - euro.

Il ricorso alle vie legali: da quando parte la scadenza del termine?

Stante la situazione appena descritta, la storia appena raccontata è destinata a proseguire nelle aule di tribunale. I legali di Luigi tenteranno infatti di far valere un principio interpretativo diverso della legge, ovvero che i 10 anni di moratoria utili per poter essere il cambio siano da conteggiare a partire dalla scoperta delle lire da convertire e non dalla data in vigore dell'euro.

Una percorso difficile e dagli esiti incerti, visto come sono andati a finire gli altri casi simili. Ma davanti alla prospettiva di aver perso definitivamente una cifra tale, tanto vale tentarle davvero tutte.

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