Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 18 aprile 2018 vedono arrivare i primi dati dall'Inps in merito alle richieste di pensionamento anticipato tramite APE volontaria. Nel frattempo da Confindustria si chiede di non smontare le riforme realizzate gli scorsi anni, mentre dal CODS si rilancia la necessità di superare l'attuale stallo politico. Sul cumulo dei contributi emerge l'esclusione degli iscritti al fondo di previdenza per il clero. Infine, vediamo i primi commenti in arrivo dopo la chiusura di un sondaggio lanciato dal gruppo facebook "Lavoro e pensioni: problemi e soluzioni".

Inps: presentate oltre 1700 domande di quiescenza tramite APE volontaria

L'Inps ha diffuso i primi dati in merito alle richieste di pensionamento per l'uscita anticipata dal lavoro tramite APE volontaria. Le domande ricevute sono state 1736, di cui 1242 comprendenti anche la restituzione dei ratei arretrati. L'Istituto pubblico di previdenza ha quindi ricordato che quest'ultimo caso specifico prevede la maturazione dei requisiti dal primo maggio al 18 ottobre dello scorso anno, con ultima scadenza di presentazione della domanda al 18 aprile del 2018.

Boccia (Confindustria): non smontare le riforme

Arriva una nuova presa di posizione da parte di Vincenzo Boccia in merito alla necessità di agire con cautela e pragmatismo.

"Nel programma di Macron c'è la riforma delle pensioni, Industria 4.0 e il Jobs act. Vorrebbe fare della Francia il secondo Paese manifatturiero d'Europa, noi lo siamo già, accettiamo la sfida", ma "sarebbe opportuno non smontare le riforme fatte". Lo ha affermato il Presidente di Confindustria durante il proprio intervento al Salone del Mobile, invitando "ad un confronto su un piattaforma programmatica" e richiamando la necessità di "quanto prima di avere un Governo".

Armiliato (CODS): serve soluzione per la situazione di stallo

"Purtroppo la situazione di stallo nella quale ci troviamo e che non ha ancora consentito di dare un Governo al nostro Paese, non aiuta gli umori delle lavoratrici e dei lavoratori che stanno attendendo, oltre alla stabilizzazione generale della nazione, di sapere quale sarà il proprio futuro previdenziale".

Lo afferma la fondatrice del Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato, riferendosi in particolare a chi si trova vicino ai raggiungimento dei requisiti di quiescenza. L'amministratrice del CODS auspica quindi che "così come annunciato da rumors di Palazzo, il Presidente Mattarella ponga una soluzione, visto che i partiti uscenti “vincitori” dalla tornata elettorale dello scorso 4 Marzo non sono stati in grado di trovare una sintesi politica per dare una guida al Paese. Anche le nostre istanze, come tutto il resto, permangono per ora ai “blocchi di partenza”.

Cumulo dei contributi: l'esclusione dei sacerdoti

Tra coloro che non potranno ricorrere al cumulo gratuito dei contributi per raggiungere l'accesso al pensionamento troviamo anche i sacerdoti.

Lo segnala "Avvenire", spiegando che "gli uffici dell'Inps di Terni, sede depositaria di tutti i versamenti effettuati nello stesso Fondo, stanno respingendo tutte le domande di cumulo che interessano contributi lì accentrati". Questo perché l'Istituto pubblico di previdenza non si sarebbe ancora pronunciato sull'applicazione dell'opzione a questa gestione. Pertanto, finché la situazione non dovesse chiarirsi, sembra che chi ha effettuato versamenti al fondo di previdenza per il clero non possa ricorrere a questo istituto.

D'Achille (Lavoro e Pensioni) lancia un sondaggio

"Troppo spesso ci si confonde tra quel che è un diritto da quel che è un desiderio. Lo spirito di questo gruppo non è mai stato quello di raccogliere lamentele o di appoggiare ciecamente tutte le proposte e i desideri che vi si esprimono", ma "di far uscire argomenti che magari finora non si erano evidenziati per approfondirli e portarli all'attenzione di chi potrebbe condividerne sia la giustezza che la fattibilità, e proporlo poi in sede legislativa".

Lo afferma Mauro D'Achille, commentando un articolo sui risultati del sondaggio lanciato all'interno del proprio gruppo "Lavoro e Pensioni: problemi e soluzioni", nel quale si chiedeva agli iscritti di esporre una proposta in merito al comparto previdenziale. L'amministratore ha quindi spiegato di aver letto con attenzione i riscontri emersi, notando il caso di "una signora ancora giovane ma con due, DUE, figli disabili da accudire in tutto e per tutto. Credo che una proposta finalizzata a casi del genere" ha concluso D'Achille, "possa rispondere" ai requisiti giuridici, economici e sociali necessari per sviluppare una giusta discussione.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, welfare e previdenza riportate nell'articolo.