La Cooperativa Alleanza, una delle più importanti realtà del panorama cooperativo italiano, se non la più importante, ha recentemente inviato una comunicazione mail a tutti i soci dal titolo estremamente significativo, "Pillole di bilancio", nella quale viene evidenziata la difficile situazione finanziaria in cui versa la cooperativa. Infatti, in estrema sintesi, viene comunicato un bilancio in rosso per quasi 38 milioni di euro. Cosa che, a detta del management, era largamente prevista e preventivata, ma che certo in tempi come questi di crisi economica di molti settori produttivi non lascia dormire sonni tranquilli.

Chi è la Coop Alleanza

Per chi non lo sapesse, Coop Alleanza nasce appena due anni fa, nel 2016, dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Nordest. E detiene la maggioranza del marchio Coop a cui fanno capo diversi supermercati della Grande Distribuzione Organizzata in tutta Italia. Di conseguenza, il rosso di bilancio annunciato dal Presidente Adriano Turrini per email rischia di avere un profondo impatto non solo su soci e lavoratori della cooperativa, che, comunque, sono migliaia in tutta Italia, ma, addirittura, sull'intera economia italiana. Una crisi aziendale che, in questa fase di incertezza Politica, caratterizzata ancora oggi dalla mancanza di un vero Governo nel pieno delle sue funzioni, rischia di essere molto più pesante.

I motivi del rosso

Anche se i vertici aziendali cercano di gettare acqua sul fuoco affermando che, a motivo dei forti investimenti effettuati nel corso di tutto il 2017, sia dal punto di vista dei prodotti che dell'organizzazione, un bilancio in perdita era prevedibile e previsto, bisogna ricordare, come ha fatto anche il Presidente Turrini, che è aumentata anche la pressione dei concorrenti.

Oltre al fatto che, a tutt'oggi, la Coop ha in essere circa 9 miliardi di euro di prestiti da restituire. E un bilancio in rosso non è certo rassicurante per i creditori. Non per niente, dato che la Coop è anche quotata, il titolo ha cominciato a risentirne.

Per di più, come ha rivelato un'inchiesta del quotidiano "La Stampa" , il prestito sociale Coop sarebbe a rischio in quanto le partecipazioni messe a bilancio, sulle quali lo stesso si basa, sarebbero gonfiate.

Infatti, dato che le Coop hanno, per definizione, scopo mutualistico, non sono Istituti di Credito. Di conseguenza, possono erogare prestiti, come prescrive la legge, solo nel limite di tre volte il proprio patrimonio iscritto a bilancio. Perciò, se le partecipazioni risultassero effettivamente gonfiate la cosa sarebbe molto preoccupante. E dato che i controlli da parte di Banca d'Italia, trattandosi di cooperative e non di banche, sono molto più labili, il rischio è anche più alto. Ricordiamo, infatti, che Coop Alleanza 3.0 rappresenta la prima cooperativa in italia e, per numero di soci, è la più grande d'Europa. Non certo una buona notizia per soci, lavoratori e consumatori.