Si allarga la platea dei potenziali beneficiari del Rei, il reddito di inclusione attiva introdotto dal governo uscente. E’ stato l’Inps, istituto nazionale della previdenza sociale, ad ufficializzare l’entrata in vigore dei nuovi requisiti attraverso un messaggio nel quale si ricorda che, in virtù delle nuove disposizioni, non saranno più presi in considerazione i requisiti riguardanti la composizione del nucleo familiare. Una novità che porta la platea dei potenziali beneficiari del sussidio da 500 mila famiglie, pari a 1,8 milioni di persone, a 700 mila nuclei familiari, pari a circa 2,5 milioni di cittadini.
Reddito di inclusione, le novità sui requisiti per il sussidio di povertà
In attesa di vedere quali saranno le forme nella quale si concretizzeranno i programmi delle forze politiche uscite vincitrici dall’ultima tornata elettorale in merito a sostegno alle famiglie povere, con particolare riferimento al reddito di inclusione proposto da M5S, una nota dell’Inps ricorda che i cittadini che nel primo trimestre 2018 hanno beneficiato delle varie forme di sussidi alla povertà attualmente in vigore sono circa 900 mila, 300 mila dei quali hanno potuto usufruire del Rei, il reddito di inclusione introdotto dal governo Gentiloni.
E proprio in merito al Rei, l’Inps comunica che dal prossimo mese di luglio la platea di potenziali beneficiari del sussidio sarà allargata grazie all’abolizione del requisito sulla composizione del nucleo familiare che renderà il Reddito di inclusione attiva la prima misura contro la povertà a carattere universale introdotta in Italia.
Grazie a questa novità, gli unici requisiti necessari per poter presentare la domanda saranno quelli del reddito Isee, che non dovrà essere superiore a 6.000 euro, e del patrimonio immobiliare inferiore a 20.000 euro, nel quale non viene considerala la casa di abitazione. Non sarà quindi più richiesta la presenza all’interno del nucleo familiare di un minore, un disabile, una donna in stato di gravidanza o un disoccupato over 55.
Si ricorda, inoltre, che il Rei è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa (fermo restando i requisiti Isee) ma non con il godimento dell’assegno di disoccupazione Naspi.
Assegno Rei, importo e condizioni
L’assegno corrisposto dal'Inps attraverso il Rei varia a seconda della composizione del nucleo familiare a va da 187,5 euro per un single a 539,8 euro per un nucleo familiare composto da sei o più persone.
L’erogazione del sussidio è comunque sottoposto a condizioni che riguardano la partecipazione da parte del soggetto beneficiario a programmi personalizzati volti al superamento della condizione di povertà e al reinserimento nel mercato del lavoro qualora si tratti di un disoccupato. La durata del beneficio è stabilita in 18 mesi e potrà essere rinnovato solo dopo un periodo di sospensione di almeno sei mesi.
Le domande secondo i nuovi requisiti potranno essere inoltrate a partire dal mese di giugno, anche se l’Inps fa sapere, attraverso lo stesso comunicato, che saranno nuovamente prese in considerazione le domande presentate tra il 1 gennaio ed il 31 maggio 2018 e che non erano state ammesse al Rei per la sola mancanza dei requisiti relativi al nucleo familiari aboliti dal prossimo mese di luglio.