Conto corrente gratuito (con operazioni limitate) per la fasce di reddito più basse. Anche l'Italia si adegua alla direttiva europea che prevede sensibili agevolazioni per i meno abbienti, affinché tutti possano avere la possibilità di fare operazioni bancarie in entrata ed in uscita. A ciò si aggiunge la possibilità di avere un bancomat e di poter pagare senza l'ausilio dei contanti. E' stato ribattezzato in vari modi: "conto corrente low cost" o "conto corrente di base". La sostanza non cambia. Si tratta di una novità strettamente dipendente dal decreto numero 70 del 2018.

Tuttavia, per poterne beneficiare occorre restare dentro alcuni parametri

Conto corrente di base spetta ai redditi più bassi

Per prima cosa occorre sottolineare che bisogna parlare di conto corrente quasi gratuito. Non prevederà alcun costo, a patto che non si superino determinate soglie numeriche in fatto di operazioni. E' il frutto di un decreto firmato dall'ormai ex Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Affinché i cittadini possano aderirvi è necessario che risiedano nella fasce reddituali più basse della popolazione. In particolare, il parametro da attenzionare è quello dell'Isee: dovrà essere inferiore agli 11.600 euro o, nel caso dei pensionati, non dovrà varcare la soglia dei 18.000 euro.

Conte corrente gratuito per operazioni limite

Si, tratta di due fasce che avranno differenti facoltà nel regime della gratuità del sistema.I primi (lavoratori sotto gli 11.600 euro) potranno, nel corso di un anno, effettuare:

  • sei prelievi di contante allo sportello;
  • prelievi illimitati presso i bancomat della propria banca;
  • 12 prelievi in altri Atm diversi da quelli del proprio circuito;
  • bonifici in uscita senza limiti;
  • 36 bonifici Sepa in entrata (compresi stipendio o pensione);
  • 12 versamenti tra contanti e assegni.

I pagamenti, invece, potranno essere illimitati.

Per i pensionati, invece, ci sarà l'opportunità di effettuare 12 prelievi di contante allo sportello fisico, prelievi senza limiti ai bancomat del proprio istituto e solo sei in quelli delle altre banche. I bonifici in uscita saranno illimitati così come quelli Sepa in entrata. Potranno, inoltre, effettuare sei versamenti tra contanti ed assegni.

Anche in questo caso i pagamenti negli esercizi commerciali potranno essere eseguiti senza limitazioni di sorta. La possibilità di avere questi vantaggi è subordinata ad una sola operazione: comunicare la propria situazione economica entro il 31 maggio di ogni anno presentando l'Isee o attestando l'importo della propria pensione. Il decreto è entrato in vigore a partire dallo scorso 20 giugno e, pertanto, il conto può essere richiesto subito, almeno per quest'anno. Si tratta di un vantaggio non da poco. Basti pensare che l'ultimo report della Banca d'Italia rivela che, per un conto corrente nelle banche italiane, i cittadini spendono mediamente 77 euro all'anno. Una spesa che, naturalmente, grava, e non poco, sui redditi più bassi che, adesso, in previsione delle poche operazioni da fare, potrebbero beneficiare della novità.