Si è tenuto ieri pomeriggio un vertice di maggioranza convocato dal premier Giuseppe Conte per discutere sulla manovra economica che, al momento, trova d’accordo i due vicepremier Luigi di Maio e Matteo Salvini, ieri assenti. Dal prossimo maggio saranno stanziati almeno 10 miliardi per partire con il reddito di cittadinanza e la Flat Tax progressiva per riuscire ad arrivare a due sole aliquote. Si dovrebbe iniziare subito con la pensione di cittadinanza, riformare dal 2019 i centri per l’impiego e a metà anno applicare il reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza e Flat Tax progressiva

Giuseppe Conte ha convocato ieri un vertice a Palazzo Chigi al quale erano presenti anche Giancarlo Giorgetti, il ministro Tria, il responsabile per gli affari europei Paolo Savona e la sottosegretaria del MEF Laura Castelli. Assenti Salvini e Di Maio, che comunque fonti di Governo dicono soddisfatti dell’applicazione delle misure con le quali hanno basato la propria campagna elettorale. Inizialmente il ministro Giovanni Tria aveva deciso di stanziare 3 miliardi di euro, ma il vertice si è concluso su almeno 9-10 miliardi. Si inizierà subito con la pensione di cittadinanza e all’inizio del 2019 verranno riformati i centri per l’impiego. A metà anno prenderà il via il reddito di cittadinanza e la manovra continuerà nel 2020 con l’obiettivo di finanziarla completamente fino ad arrivare ai 17 miliardi che erano stati previsti.

In partenza da gennaio 2019 anche la Flat Tax.

Flat Tax a tre aliquote che diventeranno 2 e aumento pensioni minime

All’inizio del prossimo anno la misura prevede un primo passo per l’applicazione delle tre aliquote della Flat Tax, riducendole gradualmente a due senza tuttavia che sia possibile arrivare già dal prossimo anno al 15%, come ha sottolineato Matteo Salvini.

La sottosegretaria del Ministero dell’Economia Paola Castelli ha proposto un piano di 17 miliardi di euro, che è stato discusso con Giancarlo Giorgetti e ministro per gli affari UE Paolo Savona, arrivando a 10 miliardi, cifra con la quale sarà possibile comunque far partire la misura. Le pensioni minime aumenteranno da 500 a 780 euro e saranno investiti circa 1,5 miliardi per riformare i centri per l’impiego, attingendo anche alle risorse europee.

Tra maggio e luglio 2019 dovrebbe arrivare il reddito di cittadinanza per 8 milioni di persone tra le famiglie meno abbienti del paese, per estenderlo successivamente a tutti. Nonostante si tratti di una manovra molto onerosa, il ministro Paolo Savona è convinto che possa riuscire, sebbene più di 10 miliardi servano solamente per sterilizzare l’Iva.