Mentre un'azienda italiana storica, come la Pernigotti, vede chiudere il proprio stabilimento di Nuovi Ligure, un'altra, la Parmalat, conclude un'operazione internazionale da 1,1 miliardi di euro accordandosi con il Gruppo Kraft Heinz Canada per l'acquisizione di alcune linee di produzione che si occupano di "natural cheese". Le attività appena acquistate dalla Parmalat hanno realizzato, solo nel 2017, un fatturato di 374 milioni di euro. Nell'operazione finanziaria è inclusa anche uno stabilimento di produzione con sede a Ingleside, nell'Ontario, che da lavoro a circa 400 persone.

Sono anche inclusi importanti volumi di quote latte.

Il lavoro strategico dell'operazione

Anche se per portare a termine l'operazione finanziaria Parmalat dovrebbe fare ricorso sia a capitale proprio che a finanziamenti esterni, cioè capitale di debito, l'operazione appena conclusa ha un alto valore strategico per l'azienda di Collecchio. Da una parte, infatti, vengono capitalizzate pienamente le disponibilità liquide residue recuperate dal Commissario Enrico Bondi dopo il crac dopo le varie cause a banche e revisioni dei conti. Dall'altra, la Parmalat rafforza ulteriormente la sua posizione competitiva in un Paese dove si era registrato un forte calo della redditività negli ultimi tempi. Il buon fine dell'operazione, che attende le autorizzazioni di rito dalle competenti autorità canadesi, dovrebbe essere garantito.

A tale scopo la società francese "Lactalis" che controlla quasi il 90% di Parmalat avrebbe rilasciato una garanzia fidejussoria per la somma necessaria presa a prestito.

Il comunicato della Parmalat

L'azienda di Collecchio ha emesso una nota ufficiale, nella giornata di oggi, chiarendo che con la conclusione di questa operazione finanziaria, in un mercato considerato veramente importante, l'azienda avrebbe finalmente ottenuto un portafoglio prodotti di notevole spessore nel segmento dei formaggi "natural" ma, soprattutto, di elevato valore aggiunto.

Non per niente il segmento canadese della Kraft è stato voluto quasi 13 volte l'ebtda, cioè l'utile prima delle tasse e dei vari ammortamenti e svalutazioni di bilancio. Si tratta, in effetti, di una valutazione in linea con quelle di aziende analoghe operanti nel settore dei formaggi. L'acquisizione del ramo canadese, continua il comunicato, dovrebbe permettere a Parmalat di ottenere un migliore posizionamento soprattutto nella regione del Quebec dove l'azienda italiana ha avuto notevoli difficoltà ad entrare.

Non solo, ma potrà consentire all'azienda di espandere le sue attività commerciali in zone del Canada dove attualmente non è presente. E, quindi, di crescere ancora, in particolare nel segmento retail a più valore aggiunto.