La società Futura 5760, membro della holding che controlla la Lotto Sport Italia, famoso marchio sportivo italiano, sarebbe sull'orlo del fallimento e centinaia di dipendenti rischierebbero il licenziamento.
Secondo la Cisl di Belluno -Treviso ci sarebbe un rischio concreto per i 500 dipendenti di perdere il posto di lavoro. L'allarme è stato lanciato alla vigilia di un 'importante udienza al tribunale fallimentare di Treviso dove si discuterà la messa vendita immediata delle quote della società Futura 5760 pignorate. Il 13 dicembre, invece, in Corte d'Appello a Venezia, i difensori della società stessa chiederanno un provvedimento favorevole al fine dell'annullamento del fallimento stesso e di tutte le altre procedure esecutive messe in atto fino a questo punto.
Una richiesta che se accolta dovrebbe dare un futuro meno tetro al Gruppo Lotto.
La vicenda della Lotto Sport
La vicenda è iniziata lo scorso novembre quando il tribunale di Treviso aveva riconosciuto il fallimento della holding nella quale Andrea Tomat controlla il marchio sportivo. L'uomo dal canto suo ha sempre sostenuto che il fallimento fosse un errore giudiziario, frutto di un procedimento basato su presupposti erronei, e ha sempre sottolineato che non ci sarebbe stato pericolo di licenziamento per i dipendenti. Di fatto, però, l'ultimo bilancio disponibile è datato al 2015 e registrava una perdita di circa 205mila euro e, benchè nel 2017, si fosse tentato di avviare un piano di rientro, il Consiglio di amministrazione aveva deliberato l'impossibilità di presentare una bozza di bilancio e i libri contabili erano finiti in tribunale.
Secondo quanto riportato da " Il Corriere del Veneto", l'imprenditore Andrea Tomat controllava direttamente il 26,5% della società a cui si aggiungerebbe una quota del 70% sul 46,8% posseduta attraverso NextB. In questo modo è stato coinvolto nel fallimento il marchio Lotto e se sarà necessario compensare i creditori della holding, si arriverà alla vendita dello stesso.
L'appello dei sindacati
La Cisl quindi fa appello ai giudici perché vengano effettuate scelte che, pur salvaguardando gli interessi economici, non perdano di vista il lato umano e sociale di questa vicenda.
Dello stesso avviso è Gianni Boato, segretario della Femca - Cisl di Treviso che ritiene fondamentale in una fase così delicata aumentare la partecipazione dei lavoratori, i quali, secondo Boato, non hanno ruolo né responsabilità nelle vicende societarie e chiede di aumentare il coinvolgimento dei dipendenti nelle decisioni dell'impresa, attraverso la contrattazione aziendale, il confronto e il dialogo.