La Cina continua a rappresentare un fattore difficilmente controllabile per gli Stati Uniti: questa volta non si parla della guerra commerciale, ma di uno dei giganti hi-tech americani. Apple ha infatti archiviato una giornata complessa a Wall Street, dopo la revisione al ribasso dei ricavi per il cosiddetto 1Q (il primo trimestre). Un dato che si lega in particolar modo alle difficoltà incontrate sul mercato cinese. La vicenda rappresenta un evento piuttosto raro per la società con sede a Cupertino e non a caso durante le contrattazioni di ieri si è potuto assistere ad una sospensione delle quotazioni per circa 20 minuti, mentre nel proseguimento degli scambi durante l'after hours il titolo è arrivato a toccare perdite attorno il -7/-8%, trovando un supporto sui 146 dollari ad azione.

Le dichiarazioni rilasciate dal Ceo Tim Cook

Un quadro piuttosto complesso della situazione è stato delineato anche dall'Amministratore Delegato della società Tim Cook, che ha indicato al 100% tra i fattori chiave nella riduzione dei ricavi la flessione sulle vendite riguardanti iPhone, iPad ed i computer Mac, in particolar modo per quanto riguarda il mercato cinese. Non si può però dimenticare che una parte minore delle cause riguardanti l'andamento negativo possa essere attribuibile anche ai mercati occidentali, dove rispetto al passato ha inciso soprattutto un rallentamento nel cambio tra vecchi e nuovi dispositivi mobili. Il Ceo ha anche sottolineato che non vi è stato da parte della Cina un sabotaggio sulle vendite dovuto alla guerra commerciale attualmente in atto con gli Stati Uniti, visto che questo problema avrebbe pesato solo parzialmente.

Nonostante ciò, il rallentamento ha comunque sorpreso il management del gigante tecnologico americano. "Non ci aspettavamo le dimensioni di questa decelerazione, specialmente in Cina", ha concluso Cook.

Amazon sorpassa Apple nelle quotazioni U.s.a. in termini di capitalizzazione

Il fatto che Apple stia incontrando qualche difficoltà sui mercati americani può essere forse rilevato anche da un altro elemento, ovvero dal sorpasso in termini di capitalizzazione sui listini ufficiali.

Nella giornata di ieri Amazon ha sorpassato Apple diventando la seconda azienda americana per valorizzazione di mercato (la prima è Microsoft), mentre al quarto posto resta saldamente Google (quotata come Alphabet). Anche questo è forse un segno dei tempi, visto che la mela morsicata ha mantenuto fortemente la prima posizione per molti anni.