La quinta Edizione del CV Spring Day, manifestazione dedicata al mondo del credit management e al mercato dei crediti deteriorati (NPE, Non Performing Exposures) si è tenuta come di consueto nel centro congressi di Palazzo Mezzanotte, storica sede della borsa valori di Milano, venerdì scorso.
Al centro dei lavori di quest’anno la dialettica tra Rivoluzione ed Evoluzione, sintetizzata nel titolo: NPE R-Evolution. La giornata è stata organizzata in due sessioni:
- Financing solutions per l’NPL con un discorso sullo stato dell’arte del mercato dei crediti deriorati cura di PwC e un panel moderato da Corrado Angelelli, Partner presso Freshfields Bruckhaus Deringer
- Servicing Models: New Trends con un discorso sulle tendenze principali nella gestione dei crediti deteriorati, sempre a cura di PwC e un panel moderato da Antonio Vanuzzo Corporate Finance Reporter Bloomberg
A cavallo delle due sessioni, Illimity bank ha presentato un case study dal titolo: new servicing model idea.
Nuove modalità di finanziamento e di gestione
La prima sessione è stata aperta dalla relazione: “Entering a New Era: il mercato italiano degli NPE. Evoluzione, prospettive, innovazione e nuove dinamiche di financing” a cura di Pier Paolo Masenza Financial Services Leader PwC. Il discorso ha proposto un excursus sintetico ed efficace che, partendo dallo scenario di grande fermento degli ultimi 3 anni,ha analizzato le criticità ancora esistenti per provare a tracciare un percorso evolutivo dove l’innovazione e la trasformazione degli operatori storici andrà a confrontarsi (o scontrarsi) con il dinamismo dei nuovi entranti. Dopo la relazione è seguita una tavola rotonda con Vittorio Savarese di Banca IMI, Anna Sacchi di Deutsche Bank, Luca Preziosi di illimity Bank, Patrizia Lando di Natwest, e Marina Paoletti di Fitch Ratings.
La seconda sessione è stata aperta dalla relazione: “Il servicing degli NPE tra consolidamento, specializzazione, evoluzione tecnologica e rinnovamento dei modelli di business” a cura di Alessandro Biondi co-head of NPL and distressed asset PwC. Il discorso ha descritto le principali tendenze nell'industria della gestione del credito, con particolare attenzione ai profili di consolidamento e di specializzazione stanno caratterizzando gli ultimi anni.
Dopo la relazione è seguita una tavola rotonda con Antonella Pagano di Intrum Italy, Fabio Balbinot di doBank, Andrea Clamer di illimity Bank, Claudio Manetti di Fire, Andrea Mignanelli di Cerved Credit Management e Christian Faggella Partner La Scala Società tra Avvocati.
L'evoluzione dopo la Rivoluzione
Il quadro che emerge dalle presentazioni e dalle tavole rotonde, presenta, anche solo in relazione al contesto di pochi anni addietro, uno scenario radicalmente modificato (Revolution), dove più della metà dei crediti deteriorati di peggior qualità sono usciti dai bilanci delle banche, gli operatori specializzati hanno visto crescere sensibilmente gli asset in gestione e stanno attraversando un vivace processo di aggregazione mediante fusioni e acquisizioni (IFIS ed FBS), trasformazione (Guber in banca), JV con gli originator (Itrum- Intesa e Banco BPM – Fonspa), ingresso di nuovi player (Illimity) e rillancio di operatori storici (SGA).
Le dinamiche principali di questa nuova realtà (Evolution) possono essere rappresentate secondo due direttrici principali,
- una afferente le strutture di finanziamento, dove la nuova GACS (Granzia statale) e le strutture di cartolarizzazione multioriginator assieme ai nuovi entranti nel lending NPL verranno incontro alle necessità di derisking residuo degli istituti di credito
- un’altra riguardante le nuove modalità di servicing, che si renderanno necessarie per far fronte alle complessità dei crediti meno deteriorati (Unlikely To Pay, UTP), spesso bisognosi di ristrutturazioni aziendali oltre che di nuova finanza, ma anche per mettere a fattor comune le potenzialità dell’innovazione tecnologica, senza la quale difficilmente si riuscirà a gestire l’aumento senza precedenti nei volumi