Per molti contribuenti forfettari, ovverosia per coloro che, per l'anno di imposta in corso, beneficiano della flat tax al 15%, è ufficialmente scattato il conto alla rovescia, una vera e propria corsa contro il tempo al fine di mantenere i benefici della tassa piatta anche nel 2020.

Regime forfettari, molte partite Iva devono rimuovere le vecchie o nuove cause ostative

Con l'ultima Legge di Bilancio, riporta il sito ItaliaOggi.it, molte partite Iva in regime di flat tax al 15%, al fine di rimanere tra i forfettari anche nel 2020, saranno infatti chiamate alla rimozione di tutta una serie di cause ostative, vecchie e nuove, attraverso operazioni che spaziano dalla cessione di partecipazioni in società di persone all'interruzione di fatturazioni incrociate con società a responsabilità limitata (srl) controllate direttamente ed anche indirettamente.

Sui contribuenti forfettari, proprio per l'anno in corso, è in vigore un salvacondotto che è stato concesso dall'Agenzia delle Entrate proprio in merito al possesso di quote societarie, ma dal 2020 per mantenere la flat tax al 15%, pena l'esclusione, sarà necessario rientrare nei ranghi senza alcuna eccezione.

La Circolare 9E del 10 aprile 2019 dell'Agenzia delle Entrate

La Circolare di riferimento dell'Agenzia delle Entrate, che ha di fatto concesso alle partite Iva con possesso di partecipazioni societarie un anno 'gratuito' di regime forfettario, è la numero 9E dello scorso 10 aprile del 2019 in cui si specifica e si precisa proprio che, in ogni caso, tutte le cause ostative, vecchie e nuove, dovranno essere rimosse entro e non oltre la fine del corrente anno.

E così, dal 2020 'rien ne va plus', ovverosia scatta l'esclusione dalla flat tax al 15% su ricavi o compensi fino e non oltre i 65 mila euro, per tutte quelle attività di impresa, di arti e professioni che, contemporaneamente, partecipano all'esercizio del'attività di società di persone, associazioni o imprese familiari così come è indicato nell'articolo 5 del Dpr 917/1986.

Indipendentemente dal possesso o meno di quote societarie, per i forfettari la flat tax nel 2020 potrebbe essere in ogni caso soggetta a nuovi vincoli in quanto attualmente il Governo giallorosso per la tassa piatta al 15% sta studiando correttivi che sono finalizzati a contrastare i comportamenti elusivi ed evasivi delle imposte.

Tra le ipotesi al vaglio c'è pure quella di andare a rivedere il limite dei 65 mila euro di compensi o ricavi che potrebbe essere diversificato in ragione del tipo di attività svolta con partita Iva. Per il superforfait del 20%, dai 65.001 a 100.000 euro di ricavi o compensi, è invece data per certa l'abolizione.