Gianluigi Paragone non si fida dell’Unione Europea. Dopo le dichiarazioni avventate della Presidente della Bce, Christine Lagarde, che hanno fatto sprofondare le Borse, la numero uno della Commissione, Ursula von der Leyen, ha subito cercato di metterci una pezza, annunciando di essere disposta a mettere in campo qualsiasi mezzo per aiutare l’Italia e tutti gli altri Paesi dell’Ue.

Le rassicurazioni provenienti da Bruxelles hanno dato fiato e coraggio al governo guidato da Giuseppe Conte, che ha potuto varare una manovra straordinaria da 25 miliardi per marzo, annunciandone già un’altra ad aprire che dovrebbe contare anche sulle nuove risorse stanziate dall’Europa.

Ma, secondo il senatore ex M5S, quella dei burocrati europei potrebbe essere solo una scusa per introdurre il trattato sul Mes, la cui approvazione è stata rinviata per l’emergenza Coronavirus.

Le rassicurazioni dell’Ue all’Italia: ‘Pronti a sostenervi con qualsiasi mezzo’

Se Christine Lagarde aveva annunciato che il compito della Bce non è certo quello di “abbassare gli spread”, mandando in fumo centinaia di miliardi, in una sola seduta, nelle Borse europee, Ursula von der Leyen è stata praticamente costretta a smentirla. La Commissione europea, infatti, si è detta disponibile ad adottare misure economiche straordinarie per venire incontro alle esigenze del nostro Paese, in piena crisi economica e sanitaria per colpa del coronavirus.

Ma tutti i vertici della Ue, dal Vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, alla Commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, si sono detti pronti a mettere in campo tutte le soluzioni necessarie.

Per questo, come già accennato, il Premier italiano Conte ha finalmente potuto annunciare una manovra economica da 25 miliardi a cui ne seguiranno altre che dovrebbero contare anche sui fondi straordinari stanziati dall’Ue.

I dubbi di Gianlugi Paragone: ‘Faranno di tutto per infilarci dentro il Mes’

Ma questa pace ritrovata tra l’Ue e l’Italia non convince Gianluigi Paragone. “Stanno facendo di tutto per infilarci dentro il Mes”, così il senatore presenta su Facebook un articolo pubblicato sul proprio sito internet.

Il sospetto di Paragone è che, in cambio di “quattro soldi messi in croce” a nostra disposizione dalla Bce, i burocrati europei chiederanno presto l’approvazione del trattato sulla riforma del Mes (Meccanismo europeo di stabilità), considerato da molti “l’unica ciambella di salvataggio” per le finanze dell’area euro.

Paragone svela ‘l’inganno’ della Ue all’Italia

Insomma, secondo Gianluigi Paragone, dietro alla disponibilità dimostrata da Bruxelles nel voler stanziare prestiti miliardari per il nostro Paese, si nasconderebbe “l’inganno” di offrirci un prestito “il più libero possibile da vincoli e da impegni, in modo tale che l’Italia possa fronteggiare un primo step nell’emergenza coronavirus senza per questo sentirsi eccessivamente vincolata”.

Ma tale prestito, sospetta Paragone, potrebbe essere classificato come un cosiddetto “senior”, ovvero da ripagare prima di tutti gli altri. Una “furbata” che verrebbe “sgamata dal mercato in tempo zero” secondo il senatore, mettendo in crisi i nostri conti pubblici. Per salvarsi, conclude paragone, l’Italia dovrebbe invece recuperare la sua sovranità monetaria.