"Abbiamo approvato un decreto legge contenente le misure economiche." ha detto il Presidente Giuseppe Conte, durante la conferenza di lunedì 16 marzo. "Il governo è vicino alle tante imprese e commercianti liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni, alle mamme, ai papà e ai giovani che stanno facendo enormi sacrifici per il bene comune più alto: quello della salute dei cittadini, la salute pubblica. Nessuno deve sentirsi abbandonato, è stato questo il nostro obiettivo sin dall'inizio."
Bonus di 100 Euro: spetta ai lavoratori in sede
Si chiama "Cura Italia", il decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.70 il 17 marzo 2020, che permetterà ai lavoratori dipendenti di ricevere un premio di 100 euro direttamente in busta paga.
A beneficiarne saranno tutti i lavoratori dipendenti pubblici (corrispondono a circa il 15%) e privati (circa il 50%), il cui reddito complessivo lordo non superi i 40.000 euro (circa 9 milioni di dipendenti) e che durante il periodo di emergenza COVID19, nonostante il pericolo di contagio, hanno dovuto dar presenza in sede, non potendo beneficiare del provvedimento smartworking. Il bonus di 100 euro netti (privi di Tasse), sarà rapportato ai giorni effettivamente lavorati in sede in tutto il mese di marzo e non sono quindi esclusi i lavoratori che hanno prestato presenza solo per qualche giorno. In quest'ultimo caso, per effettuare il calcolo, bisognerà prendere in considerazione il totale dei giorni lavorati in sede e in smartworking (mettiamo il caso che il totale corrisponda a 26 giorni) ed il numero di giorni effettivi in sede (ipotizziamo 9 giorni):
100 : 26 = 3,85
3,85 x 9 = circa 35 euro di bonus.
I beneficiari, riceveranno il premio nella busta paga di aprile o maggio, in qualsiasi caso entro il conguaglio di fine anno, direttamente dal datore di lavoro che riceverà poi il rimborso da parte dello Stato.
Un decreto di tutele e garanzie
E' stato il ministro dell'economia Roberto Gualtieri, a presentare il decreto n.18 che offre, oltre al bonus sopracitato, un'estensione del congedo parentale, ammortizzatori sociali, voucher babysitter per i genitori e finanziamenti a tutela di famiglie e lavoratori: circa 3 miliardi di euro destinati al sistema sanitario nazionale, circa 10 miliardi destinati all'occupazione per la difesa del lavoro e del reddito ed una copertura di 600 euro per il mese di marzo, per i lavoratori autonomi. "A seguito del decreto Cura Italia - parla Gualtieri - sono sospese le rate di prestiti e mutui, tramite fondi e garanzie pubbliche al credito e al potenziamento del fondo di garanzia, che può consentire l'estensione dei finanziamenti: si tratta di un pacchetto molto corposo di sostegno alla liquidità" .