Una decisione che ha il cattivo sapore del fallimento, situazione profughi fuori controllo e rischio invasione. Crea sconcerto e preoccupazione la decisione presa nella giornata di ieri dal governo tedesco: frontiere chiuse e patto "Schengen" sospesoper almeno trenta giorni.

Altro sterminio nell'Egeo

Continua la strage dei profughi e il mondo resta a guardare impaurito: altri 34 morti, fra cui 11 bambini e 4 neonati annegati a largo delle coste greche. Un vero e proprio sterminio di massa che l'Europa e il mondo intero non sonoin grado di gestire.

Per questo la Germania sospenderà il patto Schengen, rivelazione trapelata in anticipo dal Ministro dell'Interno tedesco.

Provvedimenti al gusto di fallimento

Chiusura delle frontiere per almeno 30 giorni e l'invio immediato di 2.100 poliziotti al confine con l'Austria per bloccare il traffico migratorio. Collegamenti ferroviari interrotti con l'Austria e circa 1.800 migranti bloccati a bordo di treni che dalPaesesarebbero diretti in Germania. Ora la crisi dei migranti fa paura alla Germania, che dopo aver accettato a braccia aperte i profughi Siriani con tanto di applauso, blocca frontiere e collegamenti per evitare l'invasione dei migranti senza controllo, come del resto avviene già da tempo in Italia, tra la rabbia dei cittadini e nel silenzio delle istituzioni, ferme ad aspettare ordini da un'Europa non all'altezza della situazione.

Il muro e la porta della vergogna

Un muro metallico alla frontiera e una porta lungo i binari tra la Serbia e l'Ungheria:sono statiquesti i primi provvedimenti presi dall'Ungheria per contrastare il continuo afflusso d'immigrati. Impiegati anche 50detenuti per completare il muro metallico nel più breve tempo possibile e l'introduzione dell'arresto immediato nei confronti deimigrantiirregolari che accedono al Paese.

Chiunque entreràin Ungheria in modo irregolare, fra l'altro, verrà arrestato e rischierà fino a tre anni di carcere.

Una situazione fuori controllo, insomma, che l'Europa tutta avrebbe dovuto prevenire e prevedere.