"Ja. Wir schaffen das!" La formula non è cambiata. "Possiamo farcela" , "Yes, we can" come si direbbe dall'altra parte dell'Oceano. Quello che invece cambierà - almeno in parte - saranno le modalità di accoglienza degli immigrati in Germania. Lo ha annunciato pochi minuti fa la cancelliera Angela Merkel anticipandocon una decisione inaspettatala tradizionale conferenza stampa del 31 agosto a causa dei recenti gravi episodi di violenza che hanno colpito duramente la Germania e il resto dell'Europa.

Di fronte ai rappresentanti dei mezzi di informazione giunti numerosi da tutto il mondo per l'occasione, la Merkel ha condannato senza mezzi terminigli atti di violenza di Monaco, Wurburg e Ansbachaggiungendo che non resteranno senza conseguenze.

Attacchi scioccanti, li ha definiti, opprimenti e deprimenti che hanno infranto le regole della pacifica convivenza tra le diverse etnìe e religioni in un'epoca, quella della globalizzazione, nella quale simili manifestazioni di odio appaiono sempre più inaccettabili.

Accoglienti ma prudenti

"Gli autori di questi drammatici fatti si sono fatti beffa di noi, hanno colpito il Paese che li ha ospitati mentre erano in fuga da situazioni di odio e di pericolo in altre parti del mondo. Non solo - ha precisato il cancelliere tedesco - hanno dimostrato scarsa riconoscenza anche a tutti coloro che hanno teso loro una mano, ai nostri collaboratori e ai volontari. Mancando di rispetto ai loro stessi connazionali che ora si sentono minacciati da reazioni xenofobe".

Pur non rinunciando al suo ruolo di Paese accogliente e per tradizione multiculturale, la Germania deve però anche difendersi. Rispondendo alle domande dei giornalisti la Merkel ha annunciato i nove punti del suo programma per affrontare l'attuale emergenza. Tra questi il rafforzamento delle misure di sicurezza nei luoghi affollati, nelle stazioni e sui mezzi di trasporto, ma anche una serie di misure perporre un freno alle richieste di asilo e filtrare ulteriormente le domande di statusdi rifugiato per i nuovi arrivi.

La Cancelliera Merkel ha inoltre annunciato che sono già in atto preparativi per dare inizio a nuove missioni militari nei Paesi di provenienza delle comunità straniere più rappresentate in Germania perché il fenomeno della violenza incontrollata in Europa venga estirpato alle radici.