Da questa mattina, l'ex presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy è in stato di fermo all'Ufficio anti-corruzione della polizia giudiziaria di Nanterre. E' sotto interrogatorio, accusato di aver ricevuto soldi, in modo illegale, da Gheddafi per la campagna elettorale vinta nel 2007. Sarkozy vinse la corsa all'Eliseo sconfiggendo al secondo turno l'avversario Ségolène Royal.

Sarkozy può essere trattenuto e interrogato per 48 ore; al termine, deve comparire davanti a un giudice che deciderà se proscioglierlo, indagarlo o considerarlo testimone assistito.

Non è la prima volta che l'ex capo dell'Eliseo si ritrova implicato in guai con la legge. Anzi. E' stato già rinviato a giudizio per finanziamento illegale della campagna elettorale del 2007 nel caso 'Bygmalion'. E poi sotto indagine per corruzione e abuso d'ufficio nel caso 'Paul Bismuth'.

Politicamente parlando, però, il caso di oggi è il più grave. Nel 2011, la Francia fu tra le nazioni alla guida dell'intervento armato della Nato proprio contro Gheddafi, che si chiuse con la deposizione e l'uccisione dell'ex dittatore libico. E nel 2011, a guidare la Francia, c'era ancora Sarkozy. Si tratta di un'inchiesta partita nel lontano maggio del 2012 dopo che il sito Mediapart pubblicò un documento proveniente dalla Libia sul finanziamento della campagna presidenziale di Sarkozy proprio per mano del colonnello Gheddafi.

Inchiesta su Sarkozy, la svolta nel 2016

Nel novembre del 2016, la svolta nell'inchiesta su Sarkozy. Ziad Takieddine, uomo d'affari franco-libanese, ma anche intermediario nei contratti internazionali di armi, disse di aver portato in Francia ben cinque milioni di euro in contanti, provenienti dalla Libia, consegnandoli - all'inizio del 2007 - al direttore della campagna elettorale di Sarkozy, ovvero Claude Gueant, l'uomo che poi diventerà segretario generale dell'Eliseo.

Di cose poco chiare ce ne sono eccome. Per esempio, il cadavere di Choukri Ghanem, ex ministro del petrolio di Gheddafi, ritrovato nelle acque del Danubio, a Vienna, tra il primo e il secondo turno presidenziale francese nel 2012. In un suo taccuino, sono stati trovati appunti su milioni di euro che la Libia avrebbe versato a Sarkozy a inizio 2007.

E ancora: il quotidiano francese Le Monde parla di un colloquio con Bechir Saleh, l'uomo delle relazioni economiche tra Francia e Libia e che recentemente è stato ferito a Johannesburg in una sparatoria, in cui ha detto: "Gheddafi dice di aver finanziato Sarkozy, Sarkozy ribatte di non essere stato finanziato. Credo più a Gheddafi che a Sarkozy".