La Commissione europea ha inserito l’Arabia Saudita nella bozza riservata di elenco delle nazioni legate al finanziamento del terrorismo internazionale e al riciclaggio di denaro. Un’azione volta contrastare ogni possibile minaccia che arrivi dai Paesi arabi, al fine di preservare l’economia e la sicurezza dell’Europa. I Paesi vanno nella lista nera se "hanno delle carenze strategiche nel loro sistema antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento dei regimi del terrorismo che rappresentano significative minacce al sistema finanziario dell'Unione", si legge nell'attuale lista UE.

La decisione è ancora provvisoria e deve essere approvata dai 28 Stati dell'UE prima di essere adottata formalmente.

Ferrei controlli contro il finanziamento del terrorismo internazionale

Come riportato dall'agenzia Reuters, l’Unione europea ha inserito anche Riyad nella bozza di black list. La lista attuale contiene 16 Stati, tra cui Iran, Iraq, Siria, Afghanistan, Yemen e Corea del Nord. Un elenco basato sui criteri della Financial Action Task Force (FATF), nato per contrastare attivamente il riciclaggio di denaro, nonché il finanziamento del terrorismo. La Commissione europea ha agito, dati i blandi controlli che opera il Paese arabo in tema di finanziamento del terrorismo e di riciclaggio di denaro.

Una mossa dovuta anche alle continue pressioni internazionali sull'Arabia Saudita, in seguito al delitto del giornalista Jamal Khashoggi del Washington Post. Critico del principe ereditario Mohammed bin Salman, Khashoggi è stato ucciso e smembrato dagli agenti sauditi nel consolato di Istanbul il 2 ottobre, provocando diffuse repulsioni e danneggiando l'immagine del regno.

Come riporta l'agenzia di stampa Reuters, l’inclusione dell’Arabia Saudita nella “black list” impone agli istituti bancari dell’Unione europea il compito di svolgere maggiori controlli su tutte le transazioni finanziarie provenienti dalle strutture economiche saudite. Un pugno di ferro per combattere i finanziamenti legati al terrorismo.

La vigilanza rinforzata garantirà indagini mirate con l’obbiettivo d'individuare la presenza di transazioni finanziarie a fine terroristico.

Si tratta di un duro colpo per l’Arabia Saudita, considerato che il Paese arabo sta puntando a consolidare la propria reputazione internazionale, invogliando gli investitori stranieri a prendere parte a una grande programma di cambiamento del Paese. Le autorità saudite non hanno rilasciato alcun commento. Come detto, la decisione dell'inserimento dell'Arabia Saudita nella black list è ancora provvisoria e deve essere approvata dai 28 Stati dell'UE prima di essere adottata formalmente.