Un 35enne extracomunitario è rimasto vittima di un rogo che, nella serata di ieri, si è scatenato in un capannone in disuso a Sesto Fiorentino, a Firenze. Il capannone, che in precedenza ospitava il mobilificio Aiazzone, già da due anni era considerato un luogo di rifugio per centinaia di extracomunitari somali. L’uomo era stato ritrovato all’interno del fabbricato dai Vigili del Fuoco e sin da subito le sue condizioni erano state considerate più critiche rispetto a quelle degli altri due feriti a cui è stata diagnosticata un’intossicazione. Dopo i vari tentativi di rianimazione, l’uomo è stato portato d’urgenza all’ospedale fiorentino di Careggi.

Il decesso è avvenuto poco dopo.

A seguito del rogo che ha devastato il capannone, è stato deciso di montare delle tende a Piazza Marconi, a circa 500 metri dal luogo dell’incendio, per ospitare gli extracomunitari. Anche il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, si è subito mobilitato entrando in contatto con i comuni circostanti e con il prefetto per trovare una sistemazione alternativa. Sembrerebbero contrariati gli occupanti che hanno deciso di rimanere in zona. Subito dopo il rogo, infatti, decine di occupanti si sono sistemati intorno alla struttura ormai andata in rovina.

Le cause. Il rogo probabilmente si è scatenato in modo accidentale. Potrebbe trattarsi di una stufetta dimenticata, di un braciere o di un corto circuito..

Situazione attuale. Dopo lo spegnimento delle fiamme, fino alle due di notte i Vigili del Fuoco hanno ispezionato il fabbricato per accertare che all’interno non ci fosse più nessuno. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri, polizia, vigili urbani e protezione civile per assistere gli occupanti e per fornire coperte e bevande viste le rigide temperature di questi giorni.La struttura, situata in Via Avogadro 15, era occupata dal 2014 da extracomunitari richiedenti asilo che già in precedenza erano stati ospiti nelle strutture di accoglienza. Per le vittime del rogo ora si attendono nuove sistemazioni.