Il mercato del lavoro torna a sorridere in riviera, e fa registrare nel terzo trimestre 2014 un aumento degli occupati di circa lo 0,7% ( da 619 mila si passa a 623 mila). I dati li fornisce un'indagine dell'Ufficio Statistica e Dati di Unioncamere Liguria, che, non manca di riservare, ad un'analisi più accurata, qualche sorpresa.
La crescita occupazionale riguarda quasi esclusivamente gli uomini, che hanno visto un aumento dei posti di lavoro a loro riservati, dell'1,5%; l'occupazione femminile rimane invece sostanzialmente invariata. A guidare la ripresa dell'occupazione è l'industria con un +4,9%, cui segue a ruota quella delle costruzioni con un +4,8%.
Se la situazione del terziario è sostanzialmente invariata, l'agricoltura perde circa il 7,7%. Un dato allarmante viene dal turismo: complice una stagione estiva non certo brillante dal punto di vista atmosferico, i consumi sono crollati e si sono bruciati circa 4mila posti di lavoro.
I disoccupati sono aumentati complessivamente, nell'ultimo anno di circa 9mila unità; ora il tasso di disoccupazione in Liguria è del 9,8 %, un +1,2% rispetto allo scorso anno. Ma dall'inizio dell'anno si è passati dall'11,9% al 10,4 % del primo trimestre, fino al dato attuale. Gli inattivi registrano infine un netto calo: circa -6,3%, vale a dire 20 mila in meno rispetto allo scorso anno.
I dati contraddicono in sostanza le previsioni della stessa Unioncamere Liguria, che a settembre stimava l'occupazione in calo di circa l'1% sul territorio regionale.
A stupire è soprattutto l'industria, per la quale si attendeva un dato in decrescita e che al contrario, nell'ultima semestre ha fatto registrare un dato in controtendenza. Resta grave la situazione nel settore turistico, che contribuisce all'aumento del tasso di disoccupazione su base annua. La disoccupazione giovanile rimane il problema più grave; i giovani in cerca di primo impiego sono aumentati del 38,5%, aumentano i disoccupati che hanno perso il lavoro del 2,7%. Ma i segnali di un'inversione di tendenza ci sono.