Sia essa nella modalità ordinaria, straordinaria o in deroga, la Cassa Integrazione Guadagni ad ore zero, ovvero quando il lavoratore viene sospeso dall'attività lavorativa per tutte le 8 ore giornaliere, ha fatto registrare complessivamente lo scorso anno un numero di dipendenti superiore al mezzo milione, come comunicato dall'associazione sindacale CGIL.

L'istituto della Cassa Integrazione prevede, come è noto, la corresponsione ad ogni lavoratore di un sostegno economico mensile dipendente dal proprio emolumento, ma con un tetto massimo che, indicativamente, non arriva a raggiungere 800 euro mensili al netto delle imposte.

La ripercussione sui redditi è stata stimata quindi in una media di circa 8000 euro in meno in busta paga per ogni lavoratore, generando una perdita complessiva che ha raggiunto i 4,125 miliardi di euro.

Il dato sul trend delle richieste di cassa integrazione rimane tuttavia stabile, con le circa 80/90 milioni di ore al mese costanti dal gennaio 2009.

L'avvertimento arriva dal Segretario Confederale della CGIL, Elena Lattuada che descrive l'attuale sistema produttivo come "letteralmente frantumato per un verso dai colpi della crisi e per l'altro dal non aver messo in campo misure per invertire la tendenza. Il tutto mentre questa situazione si riversa con violenza sulla condizione di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che, entrando nel settimo anno di crisi, versano in una condizione di grandissima sofferenza".

Conti alla mano, il 2013 è risultato essere il terzo peggiore dato dall'inizio della crisi economica con un numero totale di ore di CIG richieste ed autorizzate pari a circa un miliardo e settantacinque milioni di ore, in lieve calo (-1,36% rispetto al 2012) e sicuramente meglio dell'anno 2010, maglia nera delle richieste di Cassa Integrazione con 1.203 milioni di ore.