Nell'ottica di una grandissima concorrenza nel mondo del lavoro e delle selezioni, i responsabili delle risorse umane aumentano l'attenzione per i dettagli di ogni singolo comportamento durante i colloqui di lavoro.
Giungono indicazioni da parte degli HR manager in riferimento ai piccoli segnali che possono indurre il selezionatore a decidere di concedere lo step successivo o addirittura l'assunzione.
Il linguaggio del corpo
E' davvero così importante? Forse sì: atteggiamenti di chiusura possono indicare insicurezza o paura, di contro atteggiamenti di eccessiva sicurezza possono far trapelare una personalità troppo egocentrica.
Bisogna cercare di essere se stessi e mantenere il più possibile la calma.
La propria presentazione: il personal branding
La presentazione personale deve partire da una stretta di mano decisa ed energica, non arrendevole. Si continua a presentarsi durante tutto il colloquio: modellare la propria presentazione in base alle richieste dell'azienda per la quale si è in selezione in modo da poter fornire elementi pertinenti con la ricerca in essere.
Mettere in evidenza i propri punti di forza e cercare di mostrare punti di debolezza che potrebbero diventare positivi con un po' di lavoro.
Le contraddizioni
Evitare di contraddire il selezionatore, cercare di rendere il colloquio sereno e scorrevole è sempre una buona mossa.
Evitare di dire "no", "non è così" ecc... Ma provare ad instaurare una conversazione che possa far emergere indicazioni sulla propria personalità e le proprie esperienze di lavoro
L'abbigliamento adatto per un colloquio di lavoro
L'occhio vuole certamente la sua parte e sicuramente incide molto l'abbigliamento e come ci si presenta.
Non esiste una regola generale; l'abbigliamento formale può essere una scelta adeguata per la maggior parte delle situazioni, ma va sempre valutato in base all'azienda di riferimento. Se lo spirito aziendale è molto giovanile e magari si tratta di una start up si può optare per un abbigliamento più semplice, diversamente se parliamo di una multinazionale: giacca e cravatta potrebbero rappresentare un bel bigliettino da visita.
Mentire in un colloquio di lavoro
Esporre esperienze professionali mai svolte o vantare competenze non realmente possedute potrebbe rappresentare la strada giusta per essere depennati dalla ricerca per quella determinata posizione di lavoro. I responsabili delle risorse umane sono in grado di informarsi prima della convocazione in azienda e molto spesso utilizzano gli strumenti social per mantenersi al corrente delle esperienze professionali e delle competenze acquisite. Google, inoltre, potrebbe fornire anche alcune indicazioni relative alla reputazione del candidato e potrebbe essere così valutata la presenza on line dello stesso.
Cercate di mantenere sempre la calma e di raccogliere la maggior parte delle informazioni sull'azienda per la quale ci si candida, è sempre una buona mossa avere una conoscenza anche del mercato di riferimento.