Manca pochissimo all'esordio del Bonus fiscale voluto dal Goveno Renzi. Basterà aspettare le buste paga del mese di maggio e spulciare il cedolino alla ricerca dell'atteso aumento.
Dopo il via libera del Governo al decreto 66/14, la circolare 8/2014 dell'Agenzia delle Entrate ha fissato le regole pratiche per attuare il provvedimento del Governo. Ma come verificare la presenza o meno del bonus? Lo ha spiegato lo stesso premier con un tweet: in una foto mostrava che è possibile individuarlo con la dicitura "Credito Art. 1 D.L. 66/2014".
Un aumento di stipendio che riguarda tutti i dipendenti pubblici e privati, ad esclusione di coloro che anno un reddito inferiore ad 8145 €, degli autonomi, degli incapienti e, per il 2014, dei pensionati.
Riscuoteranno il bonus anche:
- soci lavoratori delle cooperative;
- disoccupati che percepiscono l'indennità di disoccupazione;
- lavoratori in mobilità e in cassa integrazione;
- titolari di borse di studio e assegni di formazione professionale;
- collaboratori coordinati e continuativi e quelli a progetto;
- lavoratori impiegati in lavori socialmente utili.
Una circolare dell'Agenzia delle Entrate di qualche giorno fa ha inoltre incluso anche i cassintegrati, i disoccupati che percepiscono l'indennità e i lavoratori in mobilità. Hanno diritto al bonus anche colf e badanti, ma in questo caso i datori di lavoro non devono corrisponderlo. Saranno i lavoratori stessi che, per ottenerlo, dovranno presentare la dichiarazione dei redditi (730 o Unico) l'anno prossimo.
Attenzione alle sorprese: per effetto del calcolo del Bonus che tiene conto del "periodo di paga" si potrà ricevere un bonus ridimensionato. I famosi 80 euro potrebbero ridursi a 53 0 65 in basi ai giorni lavorati nel mese.
Il calcolo è il seguente: (640/245)* giorni di lavoro mese, dove 245 sono i giorni che mancano alla fine dell'anno.
Particolare attenzione dovrà essere rivolta da coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato o a progetto con scadenza entro l'anno. In questo caso il calcolo puntuale del bonus terrà conto dei giorni di lavoro e quindi sarà: (Bonus/365)* giorni di contratto.
Ad esempio, un dipendente assunto a tempo determinato dal 1/04/2014 al 30/10/2014 con un reddito superiore a 8145€ avrebbe diritto ad un bonus mensile di 53 euro attenuti con calcolo
[(640/365)*214]/7
Il bonus viene erogato solo se c'è capienza d'imposta.
Cioè al dipendente al quale anche togliendo le detrazioni da lavoro rimane Irpef da pagare.
Che cosa potrebbe accadere? Che, nel caso in cui vi siano arrivati gli 80 euro, essi siano stati calcolati in base ad un reddito presunto e non effettivo. In questo caso a fine anno, sarete costretti a restituirli al fisco attraverso il conguaglio di fine anno.
Stesso discorso per i dipendenti pubblici come gli insegnanti. Loro hanno diritto 53,33 euro al mese effettivi tenendo conto il periodo di lavoro effettivo che è di 10 mesi su 12.
Onde evitare che l'imponibile di fine anno porti il lavoratore a perdere il diritto al credito, per altro già percepito, e a costringere il datore di lavoro a recuperarlo in fase di conguaglio si consiglia, soprattutto a coloro che non possano avere certezza della fascia di reddito in cui cadrà a fine anno, di richiedere al datore di lavoro di non applicare il bonus.
Casi particolari per il calcolo - Fra essi rientrano coloro che percepiscono redditi da locazioni assoggettati a cedolare secca. In questo caso anche questo reddito concorre al raggiungimento del limite annuo che da diritto al bonus (24mila euro).
Non concorrono, invece, al reddito totale che da diritto al bonus Irpef i redditi soggetti all'imposta sostitutiva per l'incremento di produttività.
Ha diritto al bonus anche chi ha perso il lavoro prima di maggio che, potrà recuperare il credito Irpef nella dichiarazioni dei redditi del 2015. Discorso analogo per i lavoratori deceduti. In quest'ultimo caso gli eredi potranno recuperare il credito in occasione della presentazione della sua dichiarazione dei redditi.