Giungono importanti novità in merito al capitolo riforma pensioni 2014: in attesa di avere notizie certe circa il meeting che si è svolto oggi, 7 maggio, incentrato sulla risoluzione dei casi esodati e Quota 96 Scuola, le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni da giuslavoristi e politici lasciano trasparire un quadro abbastanza particolare che potrebbe presto portare ad una ristrutturazione dell’intero sistema pensionistico italiano.



Ad esprimersi in particolare in tema di riforma Pensioni 2014 e sistema previdenziale è stato il leader della CGIL Susanna Camusso, che di concerto con l’UIL ha lanciato l’idea di ‘costruire una vertenza in vista di una modernizzazione del sistema pensionistico’, un disegno certamente ambizioso che vede nel tavolo tecnico di oggi (tra gli altri hanno presenziato il MEF, l’Inps e le due Commissioni Lavoro di Camera e Senato) un primo delicato punto di partenza.





Sempre in tema di riforma pensioni 2014 e ripensamento della ‘questione previdenziale’ si è poi espresso anche il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che ha salutato con favore l’iniziativa dei due sindacati evidenziando come ‘senza una adeguata spinta sociale unitaria sul tema delle pensioni difficilmente si giungerà ad una soluzione in tempi brevi dei gravissimi problemi aperti’.

Tra quest’ultimi possiamo senza dubbio includere il caso degli esodati, che dal tavolo di oggi attendono risposte concrete, e quello dei lavoratori precoci, che sin qui sono stati tuttavia interessati solo marginalmente da alcune proposte lanciate dal governo; il tema di una riforma delle pensioni 2014 è però animato anche dall’assoluta necessità di rivedere l'istituto della pensione anticipata, con la riforma della PA che potrebbe in questo senso apportare delle novità decisive.



Riforma pensioni 2014, precoci, esodati, pensione anticipata e INPS: il quadro cambierà



L’intervento del leader della CGIL, incentrato su riforma pensioni 2014, esodati e sistema pensionistico, è parso molto articolato, con lo stesso numero uno del sindacato di tradizione rossa ad aver proposto la creazione di‘un sistema universale che deve abolire il fondo di gestione separata oggi ghetto dei precari’.



Proprio una ristrutturazione dell’INPS potrebbe essere uno dei passi decisivi in vista di una riforma delle pensioni 2014; lo squarcio aperto dal caso Mastrapasqua è ancora ben evidente nonostante se ne parli di meno, con l’attuale commissariamento che altro non è se non il preludio ad un riassetto della governance di un istituto che accentra nelle mani di pochissimi la possibilità di gestire miliardi e miliardi di euro.



In tema di pensione anticipata e riforma pensioni 2014 c’è poi da valutare la proposta lanciata da Poletti e connessa alla possibilità di concedere l’APA (l’assegno pensionistico anticipato) a tutti i lavoratori che accettino di abbandonare anticipatamente l’impiego, un’idea che lo stesso Poletti non ha ancora articolato nei dettagli.



L’ipotesi interesserebbe in particolare il comparto dei lavoratori precoci, ancora in attesa di soluzioni che possano consentire di raggiungere i requisiti necessari al pensionamento con relativa serenità; ad interessare in prima istanza il governo è tuttavia la questione degli esodati, che ormai da anni attendono una risposta concreta.



Tornando a riforma pensioni 2014 e sistema pensionistico italiano bisogna ancora una volta sottolineare le dichiarazioni del ministro del lavoro, che ha parlato di ‘disponibilità a dialogare con tutti ma nella piena consapevolezza che sarà poi il governo a decidere sul da farsi’.



Quella che si va aprendo è una sorta di nuova epoca previdenziale, che istituzioni e governo vorrebbero inaugurare risolvendo la vertenza degli esodati e riformando l’istituto della pensione anticipata; per conoscere come andranno le cose a questo punto bisogna solo attendere. Considerato lo stato di sostanziale collasso cui è giunto il sistema previdenziale italiano (con la riforma Fornero ad aver inferto il colpo di grazia), una riforma delle pensioni 2014 che produca un’inversione di rotta radicale sarebbe certamente auspicabile.