Nonostante una scena politica sempre più rovente, prosegue senza soluzione di continuità il dibattito relativo alla riforma delle pensioni 2014: sul tavolo, come sempre, le vertenze di esodati e Quota 96 ‘condite’ dalla manovra sul prepensionamento che arriverà in Aula nel corso della prossima settimana. Cerchiamo allora di fare il punto della situazione delineando l’assetto attuale e gli scenari futuri.

Riforma pensioni 2014, Quota 96: settimana decisiva, entro il 15 giugno la risposta del governo



Una delle vertenze previdenziali più impellenti da affrontare è certamente quella dei Quota 96, che a questo punto sperano in una riforma delle Pensioni 2014 in grado di sbloccare il caso connesso al proprio pensionamento.



Mentre continua a far discutere l’email inviata dalla Fornero ad un membro dei Quota 96, si inizia a pensare che la proposta di legge depositata da Giancarlo Galan (presidente della VII Commissione della Camera dei Deputati Cultura, Scienza ed Istruzione) sia caduta nel dimenticatoio; di fatto non si è assistito né ad una proposta di calendarizzazione del relativo dibattimento né ad un pur minimo commento sul contenuto del provvedimento, ma differentemente dal passato il tempo a disposizione dell’esecutivo Renzi si va riducendo sempre più.



La data del 15 giugno, deadline entro la quale lo stesso governo Renzi dovrà riferire riguardo al reperimento delle risorse pro pensionamento della categoria (rammentiamo che il limite del 15 giugno è contenuto all’interno dell’ultima risoluzione depositata alla Camera sul caso dei Quota 96), si avvicina infatti sempre più, e nonostante l’esecutivo abbia già disatteso diverse scadenze l’impressione corrente è che in questa occasione non potrà in alcun modo svincolarsi. Di certo una riforma delle pensioni 2014 ben congegnata passa dalla risoluzione della vertenza dei Quota 96, non resta dunque che attendere.

Riforma pensioni 2014, esodati: dibattito in Aula il 26 giugno, tanti i dubbi



Nel ventaglio di interventi previdenziali che il governo Renzi è chiamato ad effettuare troviamo anche il caso degli esodati, la cui questione risulta ad oggi prioritaria nell’ambito della discussione sul futuro assetto della riforma delle pensioni 2014.



Nonostante ci sia una data e sia già stato fissato il dibattimento per giorno 26 giugno, ci si chiede quale via sceglierà di seguire il governo Renzi per affrontare la vertenza; Poletti ha parlato di interventi strutturali, con la proposta di legge firmata da Cesare Damiano (presidente della Commissione Lavoro) a costituire il primo provvedimento che verrà preso in esame.



Non è ancora noto il contenuto della manovra, ma dalle precedenti dichiarazioni di Damiano si può intuire come l’ex ministro proporrà un intervento ad hoc per la categoria accompagnato da tutta una serie di previsioni in grado di incidere sul sistema pensionistico più in profondità. L’ex ministro ha più volte ribadito la necessità di dar vita ad una riforma delle pensioni 2014 in grado di costruire un sistema più flessibile, meno ingessato e più ‘liberista’ nei riguardi dei lavoratori, che stando sempre alla proposta di Damiano dovrebbero poter andare in pensione raggiunti i 62 anni d’età più 35 di contributi. Anche in questo caso non resta che attendere.

Riforma pensioni 2014, prepensionamento: dibattimento alla Camera il 13 giugno



Chiudiamo il nostro approfondimento in tema di riforma pensioni 2014 parlando dell’istituto del prepensionamento; il dibattimento connesso all’applicazione dello strumento ai lavoratori statali giungerà in Aula il prossimo 13 giugno, con il ministro Madia chiamato a dettagliare la manovra nei minimi particolari.



Ci si chiede nello specifico se all’interno processo di costruzione della futura riforma delle pensioni 2014, il ricorso al prepensionamento sarà limitato ai soli lavoratori statali o se al contrario verrà esteso anche ai privati. Manca davvero poco per conoscere la risposta, noi continueremo a tenervi aggiornati.