Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito relativo alla riforma delle pensioni 2014: più che di dibattito si dovrebbe in realtà parlare di polemica, con il ministro Poletti e il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano ad essersi scontrati in merito ad età pensionabile e pensione anticipata.



Cerchiamo allora di fare il punto sull’ennesimo botta e risposta in tema di previdenza tentando di collocare la polemica su età pensionabile e pensione anticipata all’interno del dibattito relativo alla futura riforma delle Pensioni 2014.

Riforma pensioni 2014, scontro Poletti-Damiano: al centro del contendere l’età pensionabile



Parlando di previdenza e riforma delle pensioni 2014 non si può non porre l’attenzione sulla bagarre che ormai da settimane vede coinvolti politici e giuslavoristi (Poletti, Damiano e Padoan su tutti) per quel che concerne il capitolo connesso ad una congrua fissazione dell’età pensionabile.



Nelle scorse settimane il ministro dell’Economia Padoan aveva sottolineato di essere favorevole ad un graduale aumento della stessa, dichiarazione cui ha prontamente fatto seguito la reazione di Damiano, sicuro dell’esatto contrario. Sebbene in un primo momento il ministro Poletti si sia defilato dalla bagarre evidenziando come fossero altri i temi prioritari, nella giornata di ieri si è invece assistito ad un’importante presa di posizione, con lo stesso Poletti ad aver sottolineato che ‘l’età pensionabile non verrà toccata’.



Le parole del ministro hanno così innescato la reazione di Cesare Damiano, contrario all’intendimento espresso da Poletti e sicuro della necessità di un deciso intervento: ‘Il ministro Poletti afferma che il Governo non toccherà l’età pensionabile: questa dichiarazione non tiene conto che andare in pensione a 67 anni è una delle cause del bassissimo turnover nelle aziende e, di conseguenza, del mancato ingresso dei giovani nel mercato del lavoro - ha dichiarato Damiano parlando di riforma pensioni 2014 ed età pensionabile - L’età pensionabile andrebbe abbassata, come sta facendo la Germania, con l’introduzione di un criterio di flessibilità o con il ritorno alle quote, seppure aggiornate. Altrimenti non si affronterà mai la questione dell’occupazione giovanile’.

Riforma pensioni 2014, scontro Poletti-Damiano: modello tedesco da seguire anche per la pensione anticipata



Il riferimento alla Germania ha contribuito a riaccendere la luce dei riflettori anche sull’istituto della pensione anticipata, altro strumento in merito al quale la riforma delle pensioni 2014 dovrà necessariamente intervenire.



Il modello tedesco (in Germania si è in particolare dato corso alla norma che statuisce la possibilità di accedere al pensionamento a partire dai 63 anni d’età) potrebbe in effetti suggerire una modifica da doversi apportare alla strutturazione della stessa pensione anticipata, ma al di là della congruità del parallelo istituito da Damiano viene da chiedersi se sia effettivamente verosimile la riproposizione di un simile contesto in Italia. A porre dei seri dubbi al riguardo è il dato economico, con la Germania che spenderà tra i 9 e gli 11 miliardi di euro ogni anno per poter sostenere il nuovo regime normativo.



Parlando sempre di riforma delle pensioni 2014 e previdenza, il presidente Damiano ha voluto concludere lanciando un monito all’esecutivo: ‘Se il Governo non può o non intende risolvere in modo strutturale il problema previdenziale, non deve dimenticare che va almeno risolto il dramma degli esodati che non può più subire ulteriori dilazioni’.



E Voi cosa pensate del dibattito che si è venuto a creare? Ritenete verosimile l’ipotesi di seguire il modello tedesco? Vorreste una riforma delle pensioni 2014 in grado di incidere su età pensionabile e pensione anticipata? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!