In un momento di crisi, le donne possono rappresentare il motore imprenditoriale su cui la società può e deve investire.

Finanziamenti all'imprenditoria femminile

A tale scopo, il Ministero delle Attività Produttive offre dei finanziamenti all'imprenditoria femminile. Questa tipologia di finanziamenti è concessa per avviare nuove attività o acquisirne una pre-esistente e per nuovi progetti aziendali.

Agevolazioni alle piccole imprese

Queste agevolazioni possono essere erogati alle piccole imprese, quindi con meno di 50 dipendenti, dei quali almeno il 60% devono essere donne, e le cui quote siano appartenenti a donne almeno per il 70% e, nel caso di società di capitali, le donne devono avere almeno i 2/3 delle quote di partecipazione.

Contributi in conto capitale

Le donne avranno a disposizione dei contributi in conto capitale che possono essere di diverse tipologie: il contributo a fondo perduto, in base al quale una parte del finanziamento non dovrà essere rimborsato, il resto invece con un finanziamento agevolato allo 0,5% da restituire in 10 anni; oppure, il credito d'imposta che prevede la possibilità per l'impresa di utilizzare un credito da detrarre nella dichiarazione dei redditi dall'imposta lorda.

Come accedere ai fondi

Sono i decreti ministeriali a definire tempistiche e modalità attraverso le quali, quando viene aperto un bando, si può fare richiesta per accedere ai fondi. È comunque necessario presentare una descrizione minuziosa dell'attività che s'intende intraprendere, e un modulo con la richiesta delle agevolazioni.

Graduatorie per ogni regione

Analizzate tutte le richieste, se queste sono ritenute idonee, vengono distribuite in graduatorie per ogni regione e in base all'area d'intervento cui appartengono. I settori che possono avere accesso alle agevolazioni per l'imprenditoria femminile sono: turismo, cultura, artigianato, commercio e simili.

Un modo per le donne per entrare nel mondo del lavoro

Accedere a questi fondi è senza dubbio un modo vantaggioso per le donne per entrare o riproporsi nel mondo del lavoro con tenacia e, in alcuni casi, anche con la forza di reinventare in modo creativo il mondo lavorativo italiano.