Riforma delle Pensioni - Sembra che la nostra televisione stia impazzendo in questo periodo, guasto tecnico? Non temete, la televisione sta benissimo, è solo la riforma pensionistica proposta in questo nuovo 2015 dal Presidente del Consiglio Renzi. Tra risse, baruffe e deputati sui banchi come alunni indisciplinati si fa largo la Legge di Stabilità. Ironico che si chiami "di stabilità", vero? In un'Italia dove la cosa più stabile sembra essere la torre di Pisa.
Così il nostro bel Paese sembrerebbe avviarsi verso migliorie attese da tempo; con 162 voti favorevoli, 37 contrari e nessun astenuto il testo passa all'approvazione della Camera, in Aula a Montecitorio il 22 febbraio.
Punti della riforma
La riforma è molto articolata, costituita da un solo articolo ma da ben 735 commi; tra i suoi punti e sottopunti possiamo "spulciare" le idee più interessanti avanzate dal Governo Renzi: prelievo sulle "Pensioni d'oro" per rimediare alla falla della precedente riforma previdenziale del 2011. "Pensioni anticipate", fondamentale punto della riforma, dato che permetterebbero al singolo lavoratore libertà di scelta. Buste paga più alte, bonus bebè e sconti fiscali. Non solo le pensioni sono protagoniste di questa riforma: i famosi 80 euro in busta paga, promessi da Renzi, saranno confermati in misura definitiva. Saranno istituti "bonus bebè", si prevedono aumenti dei buoni pasto, congelamento del canone Rai a 113,50 euro, sconti fiscali per le ristrutturazioni edilizie, riqualificazione energetica delle abitazioni, Imu - Tasi con tetto massimo bloccato per il 2015 (2,5 per mille), e chi più ne ha più ne metta.
Insomma sembra proprio che ci si prospetti davanti una risalita.
Scuola, Lavoro, Giustizia
Tra i punti della riforma appaiono non ben specifici investimenti nei settori scuola, lavoro e giustizia e si spera davvero che questi investimenti si concretizzino e che non resti "aria fritta" come al solito. La pensione dovrebbe essere una garanzia per tutti e non un lusso di pochi.
Un cittadino dovrebbe poter svolgere in maniera serena il proprio lavoro con la certezza che lo sforzo che giornalmente affronta sia in un futuro ripagato. Dettaglio non da poco: ogni persona svolge un lavoro diverso, in correlazione con le sue personali attitudini e aspirazioni. Non si può pensare che un muratore sessantenne salga su un'impalcatura con la stessa facilità con cui un impiegato della stessa età siede alla propria scrivania.