In attesa di conoscere nei dettagli quello che sarà il contenuto del già tanto discusso piano del Miur per il prossimo anno scolastico, c'è fermento in campo politico per quelle che potrebbero essere le conseguenze sul mondo scolastico: in particolar modo, a preoccupare sono i nuovi e consistenti tagli che il governo potrebbe autorizzare e che metterebbero ancor più in ginocchio il settore dell'Istruzione. 
La proposta di legge Giannini-Reggi verrà esaminata, con tutta probabilità, la prossima settimana dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi ma i commenti politici anticipano già quelli che potrebbero essere i nuovi scenari, non certo incoraggianti.


Miur, scuola, docenti precari, le dichiarazioni dell'On. Silva Chimienti del M5S

L'onorevole Silvia Chimienti del Movimento Cinque Stelle si è sempre dimostrata molto vicina al problema del precariato nella Scuola e le prospettive contenute nel piano Giannini-Reggi non sono affatto incoraggianti.

'Il 27 marzo abbiamo discusso una mozione alla Camera in cui si chiedeva di assumere i precari che avessero superato concorso o fossero in possesso di abilitazione e avessero tre anni di servizio.'

A questo proposito, l'esponente del M5S ha ricordato, inoltre, che l'Unione Europea ha aperto, nel mese di dicembre 2012, una procedura di infrazione contro l'Italia. La motivazione è nota: diverse decine di migliaia di docenti, amministrativi, tecnici e ausiliari vengono per cattiva prassi assunti a inizio anno scolastico e licenziati in estate in corrispondenza del termine delle lezioni.

'Non è solo un diritto degli insegnanti, - ha tuonato Silvia Chimienti - ma anche degli studenti, ai quali bisogna garantire continuità didattica.'



Miur, tagli alla scuola, Maria Marzana: 'I soldi ci sono, ma il Governo non li spende per l'istruzione'

L'onorevole Maria Marzana, invece, teme nuovi tagli nelle risorse che verranno messe a disposizione della scuola pubblica a partire dal prossimo anno scolastico: se si vuole chiedere agli insegnanti maggiori sacrifici sul piano delle ore di lavoro, occorre pensare anche a come retribuirle.
"Il Governo si sta preparando a nuovi tagli, - ha dichiarato l'Onorevole Maria Marzana ai microfoni di GildaTv - 1,5mld, dopo ben 8 mld già fatti. Se si vuol chiedere ai docenti di fare più ore, si devono retribuire dignitosamente. I soldi ci sono, vorrei chiarire questo, - ha precisato l'Onorevole Marzana - è solo una questione di scelte del Governo, che trova soldi per la Tav, ma non per il Ministero dell'istruzione.'

Dichiarazioni che non mancheranno di sollevare un polverone, per le quali ci aspettiamo una risposta giustificativa da parte degli esponenti del Partito Democratico.