Il tribunale amministrativo regionale haannullato la bocciatura di uno studente, mettendo all'angolo l'opinionedei docenti che non lo ritenevano in grado di superare l'anno scolastico.
Il ragazzo, che frequenta il liceo classico,presentava insufficienze in matematica (voto 3), in fisica (voto 4) e in storiadell’arte (voto 3).
Il Tar ha ritenuto che gli insegnanti non sianostati in grado di valutare adeguatamente la preparazione complessiva dello studente,che frequentando un liceo classico, presentava insufficienze in materiemarginali rispetto all'indirizzo scelto.
Sentenza Tar del Lazio: chi decide lapreparazione degli studenti?
Il fatto in se stesso potrebbe sembrare banale,se non fosse che si inserisce in un contesto italiano dove sempre più spesso lamagistratura fa le veci di altri organi, come gli insegnanti, pur non avendo lastessa esperienza e pur non avendo seguito il percorso dello studentesin dall'inizio.
Proprio come quando si sostituisce ai medici.
Chi dovrebbe valutare uno studente? I docentiche lo hanno seguito nel corso dell'anno o un giudice?
Questa tendenza sempre più comune, fa notare ilpolitologo Alessandro Pizzorno, ha svilito le figure che una volta eranoconsiderate importanti per fissare e far rispettare le regole: è così cheinsegnanti, medici, dirigenti d'azienda e capifamiglia non contano più nulla.
Sarà anche questo il motivo per cui la tendenzagenerale è di non accettare le regole ma ricorrere ai tribunali per farea modo proprio?
Voi cosa ne pensate di questa sentenza edella tendenza a ricorrere per tutto ai tribunali?
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