Se vi state chiedendo dove il ministro Giannini e il premier Renzi hanno preso l'idea per eliminare le supplenze attraverso la riforma della scuola, forse vi illuminerà il modello del sistema che attualmente è in vigore nella Provincia di Bolzano. A fare l'ipotesi è il sito Orizzonte Scuola, che parla dell'elaborazione di un sistema di banca delle ore, per mezzo del quale i docenti mettono a disposizione delle ore che la scuola può utilizzare per soddisfare le esigenze legate all'offerta formativa, tra cui le supplenze. Questa manovra permetterebbe al Miur un risparmio economico notevole.

La cifra si aggira intorno agli 800 milioni di euro. Mica poco, eh? Ma come funziona questa sorta di banca ore? Proviamo a capire qualcosa in più rifacendoci proprio al sistema messo a punto a Bolzano.

Miur, riforma della scuola: la banca ore

Nella provincia di Bolzano, i docenti mettono a disposizione delle ore dedicate allo svolgimento di altre funzioni scolastiche, oltre quelle di insegnamento curriculare. Queste ore vengono prese recuperandole dai giorni festivi. L'esempio fatto dal sito Orizzonte scuola è semplice da comprendere: supponendo che il primo maggio cada in una giornata in cui un docente deve insegnare per 5 ore, queste ore non utilizzate non saranno incluse nel conteggio delle 680 ore previste dal contratto.

Entro la fine dell'anno, quindi, l'insegnante dovrà restituire le ore mancanti attraverso altre attività, come le supplenze, per raggiungere la quota di ore prestabilita dal contratto. Il contratto per gli insegnanti della Formazione professionale a Bolzano si basa sul concetto di 'monte ore annuale', che prevede appunto 680 ore da 60 minuti nel corso di un anno scolastico.

Un'altra indicazione che il riferimento si ispiri alla provincia di Bolzano viene dalle parole di Reggi a Repubblica di qualche settimana fa. Il sottosegretario aveva detto che le supplenze brevi sarebbero state affidate agli insegnanti di ruolo. Per l'appunto, la provincia di Bolzano ha creato la Dops (Dotazione organica provinciale supplementare), formata da docenti che a rotazione faranno fronte alle supplenze. Che ne pensate di questo nuovo metodo di lavoro? Vi piace?