La nuova riforma della Scuola, che probabilmente sulla scia delle riforme passate prenderà il nome del ministro in carica, si incentra sulla meritocrazia e sull'eliminazione del precariato. Questo perlomeno è quanto affermato dal ministro Giannini in conferenza stampa. Il pacchetto scuola del Miur, includerà anche la sparizione delle supplenze, scuole più autonome e programmi scolastici innovativi. Ma a chi conviene la 'rivoluzionaria' 'proposta Giannini-Renzi? Nei mesi scorsi l'idea che le supplenze potessero essere eliminate ha creato non poco scompiglio.
La domanda principale era: e i precari? Ma ecco cosa potrebbe succedere.
Riforma della scuola: eliminazione delle supplenze
Il ministro Giannini non si è esposta molto nel rivelare i dettagli della riforma che si discuterà il prossimo venerdì, ma le prime anticipazioni da lei date fanno supporre che a beneficiare del nuovo pacchetto scuola saranno solo alcuni precari. Molte supplenze, in fondo, si conoscono sin dall'inizio dell'anno scolastico, per cui forse si sta prendendo in considerazione la proposta di alcuni sindacati di passare dall'organico 'di diritto' a quello 'funzionale'. Significherebbe che 160.000 precari delle graduatorie ad esaurimento potrebbero quasi stabilizzarsi, mentre 400.000 supplenti delle graduatorie d'istituto 'potrebbero essere invece cancellati per sempre dalla mappa del precariato italiano', come dice Repubblica.
Con questo metodo, gli insegnanti dell'organico funzionale si occuperebbero sia delle ore di lezione che gli spettano, sia delle supplenze, brevi o lunghe. Ipotesi che fa tremare la terra sotto i piedi ai precari, che sebbene in parte verrebbero coinvolti, in parte vedrebbero sfumare per sempre il loro sogno. In altre parole, alcuni precari potrebbero ottenere posti pluriennali e avvicinarsi al ruolo, mentre altri (la maggioranza) restare a casa.Il ministro Giannini è stata esplicita anche su un altro punto: a guadagnare di più sarà chi farà di più, una forma di meritocrazia i cui contorni non sono ancora limpidi.
Di certo chi più lavora più incassa. Per quanto riguarda la classificazione degli insegnanti in esperti, ordinari e senior non è stato detto nulla, per cui sembra che l'ipotesi sarà abbandonata. Molti docenti si sono già espressi in proposito a queste anticipazioni. Fatelo anche voi. Cosa pensate di questo aspetto della riforma?