Prosegue il dibattito in tema di pensioni lavoratori precoci: l’ultimo intervento condotto dal governo Renzi che ha eliso dalla riforma della PA la norma che prevedeva l’eliminazione delle penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata a quota 62 anni ha lasciato il segno, con il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano ad essere tornato sull’argomento parlando di scandalo ed ‘incredibile imbarazzo’. Lo stesso ex ministro aveva salutato con entusiasmo il provvedimento proprio in riferimento al caso Pensioni lavoratori precoci, e il modo in cui la norma è stata elisa lo ha lasciato letteralmente basito.

Dal canto suo il ministro Madia si difende sottolineando che l’impianto del provvedimento è rimasto immutato e che ogni questione rimasta esclusa sarà affrontata a parte entro la fine di agosto; nel dibattito previdenziale che ha indirettamente interessato il caso pensioni lavoratori precoci si è inserito anche il ministro Poletti, che ha assicurato come il governo lavorerà per consentire l’entrata in vigore di provvedimenti in deroga alla Legge Fornero.

Pensioni lavoratori precoci, pensione anticipata e governo Renzi: Damiano infuriato con l’esecutivo, ‘E’ stato imbarazzante’

Come accennato in apertura, la manovra di cancellazione delle penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata prima dei 62 anni (norma che avrebbe inciso sul caso pensioni lavoratori precoci eliminando un pesante fardello per gli appartenenti alla categoria) è stata elisa dalla riforma della PA. Il presidente Damiano, al riguardo, si è detto basito: ‘Il Governo  non può votare alla Camera la fiducia su un decreto per poi cambiarlo al Senato e pretendere che quel testo, nel momento in cui ritorna alla Camera, venga ratificato senza colpo ferire. Se un ministro si affida al parere delle commissioni di merito non può, successivamente, cambiare strada perché la ragioneria non approva - ha dichiarato Damiano parlando di pensioni lavoratori precoci, pensione anticipata e governo Renzi - È imbarazzante il dietrofront sulle penalizzazioni da cancellare per chi va in pensione di anzianità prima dei 62 anni: una soluzione a questi problemi va trovata’. Damiano parla dunque di imbarazzo e chiede ‘un confronto immediato con il Governo Renzi perché è necessario che già nei prossimi giorni, prima della chiusura del Parlamento, si decida in che modo procedere’. Diametralmente opposte le dichiarazioni del ministro Madia: ‘Il Governo non ha fatto nessuna retromarcia perchè l'impianto del testo uscito dal CdM è stato confermato - ha dichiarato il ministro parlando delle norme previdenziali elise dalla riforma della PA con particolare riferimento a Quota 96 e lavoratori precoci - Alla Camera erano state inserite delle norme su alcuni temi previdenziali che per varie ragioni non hanno avuto le stesse condizioni per essere approvati al Senato. Il tutto sarà affrontato in maniera strutturale entro la fine del mese’. Un dialogo tra le parti, insomma, ci sarà.

Pensioni lavoratori precoci, pensione anticipata e governo Renzi: Poletti parla di deroghe alla Legge Fornero

Se la pensione anticipata continua ad essere l’unica concreta via di risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci, rimane fuor di dubbio il fatto che rimanendo all’interno del tessuto previdenziale cucito dalla riforma Fornero ogni intervento rischia di essere inutile. E’proprio la legge che porta il nome dell’ex ministro ad aver infatti innescato la vertenza dei lavoratori precoci, ma il ministro Poletti ha recentemente aperto a nuove prospettive: ‘Qualcosa di importante, anche in deroga alla legge Fornero, verrà fatto’ ha dichiarato il responsabile del Welfare. Di certo per avere provvedimenti strutturali si dovrà attendere, ma le parole di Poletti aprono a nuovi scenari: e Voi cosa ne pensate? Credete che il governo Renzi potrà effettivamente muoversi al di fuori della riforma Fornero? Come affrontereste il caso dei lavoratori precoci? Dateci un parere commentando l’articolo qui sotto!