La Scuola è in fermento, ma a provocare agitazione non sono solo le "sorprese" e i grandi cambiamenti promessi da Matteo Renzi alla vigilia di un importante Consiglio dei Ministri, quello che dovrebbe approvare l'atteso "pacchetto scuola". Continua a preoccupare lo stato di rabbia e di frustrazione nella quale sono caduti 4000 insegnanti e lavoratori ATA della scuola, i famosi Quota 96 ai quali si fanno reiterate promesse non tramutate in fatti da quasi tre anni. Sul tema hanno promesso di intervenire praticamente tutti i Governi che si sono susseguiti a partire dalla Riforma Fornero del 2011.

Anche l'attuale esecutivo aveva previsto un'apposita sanatoria nella Riforma della PA approvata recentemente, ma all'ultimo secondo il provvedimento è stato cancellato a causa dell'incertezza sulle coperture individuate.

Interviene Renata Polverini, vice presidente della Commissione Lavoro alla Camera

Sull'argomento è intervenuta recentemente anche Renata Polverini, rilasciando delle dichiarazioni molto esplicite sull'impellenza di arrivare ad una soluzione del problema. Proprio da lei sarebbe partita l'ennesima richiesta al Presidente del Consiglio di riparare alla grave ingiustizia commessa nei confronti dei lavoratori quota 96. Riprendendo le stesse parole della Polverini: "il Governo mantenga fede alla promessa, e se davvero la riforma annunciata prevede l'assunzione di 100000 precari, si può risolvere definitivamente il problema mandando in pensione i 4000 insegnanti e liberando di conseguenza altri posti" (fonte adnkronos).

Altre dichiarazione arrivano dalle parti sociali

Nel corso degli scorsi giorni sono intervenuti sulla questione anche altri esponenti dei sindacati e delle parti sociali. Massimo Di Menna, segretario di Uil scuola, ha richiamato l'attenzione sull'errore ampiamente riconosciuto e sull'ingiustizia perpetrata verso migliaia di insegnanti e di lavoratori della scuola.

L'Onorevole Manuela Ghizzoni si è invece detta a fianco dei lavoratori della scuola per il rispetto dei loro diritti. Sul proprio sito ha pubblicato un comunicato, all'interno del quale la Ghizzoni ha affermato: "tra i tanti annunci degli ultimi giorni c'è un grande assente, potremmo definirlo ormai un convitato di pietra che accompagna, dal 2012, l'avvio di ogni anno scolastico: mi riferisco al pensionamento di quel personale della scuola rimasto impigliato in un errore della riforma previdenziale - riconosciuto come tale anche dalla ministra Fornero - e che, pertanto, non ha potuto esercitare il diritto alla quiescenza".

Nonostante tutte queste premesse, nelle indiscrezioni sul pacchetto scuola che potrebbe essere presentato già da domani dopo il Consiglio dei Ministri, non si fa alcun accenno a delle soluzioni per i lavoratori Quota 96. Il rischio di passare un altro anno incastrati nel "sistema" è diventato molto concreto.