Riforma della Scuola rinviata a mercoledì 3 settembre: slitta solo di pochi giorni, dunque, la presentazione delle nuove linee guida per l'istruzione, secondo quanto è stato annunciato dal presidente del Consiglio, Matteo RenziDalle dichiarazioni del premier, comunque, si evince che il progetto sarà molto più distante rispetto a quanto anticipato dalla stampa e dai media negli ultimi giorni

'Il programma è pronto' ha dichiarato il capo dell'esecutivo che ha confermato come non vi sia 'nessun problema di copertura, anche perché fa data al 2015.'
La prima rassicurazione riguarda, dunque, il problema, o meno, delle coperture finanziarie, una delle principali accuse mosse nei confronti del premier al momento dell'annuncio del rinvio.


Riforma della scuola, Matteo Renzi annuncia presentazione per il 3 settembre

C'è, però, un elemento importante che si può trarre dalle dichiarazioni di Renzi, ovvero l'esplicito riferimento al 2015: quindi, nessuna fretta come in principio qualcuno aveva ipotizzato. Il progetto del Miur e del governo sarà di più ampio respiro e avrà bisogno di maggiore riflessione.
'Non l'abbiamo inserito nel Consiglio dei Ministri per evitare di mettere troppa carne al fuoco' conferma Matteo Renzi che poi si lascia andare ad una confessione che deluderà non poco il mondo del precariato: 'Il decreto legge - ha spiegato l'ex sindaco di Firenze - 'non si articola nella stabilizzazione dei precari, è l'assunzione di un patto con famiglie e insegnanti'.

Niente piano da 100.000 assunzioni per il 2015: per le migliaia di precari, una vera 'doccia fredda', anche se i supplenti sono abituati da anni alle promesse regolarmente non mantenute. Resta da vedere come la prenderà la Corte Europea di Bruxelles che ha 'minacciato' lo Stato italiano di imporre gravi sanzioni economiche nel caso in cui non provveda al più presto a regolarizzare almeno i precari che possono contare 36 mesi di servizio.

Le parole di Matteo Renzi sui precari non potranno lasciare soddisfatti nemmeno i sindacati che, immaginiamo, staranno già affilando le 'armi' per quello che sarà sicuramente un 'autunno caldo' per tutto il mondo della scuola.