Per risolvere le crisi che attanagliano il nostro Paese occorre affrontare, risolvere e sciogliere quelli che sono i nodi legati alla competitività, dai costi dell'energia al credito e passando per la giustizia e la garanzia di regole certe. E' questa la posizione della Fim Cisl che, pur apprezzando l'impegno del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico nella risoluzione delle vertenze, chiede che il Governo, il Parlamento e la politica in generale agiscano in maniera strutturale su quelli che sono i fattori che frenano l'occupazione, lo sviluppo e la crescita del Paese. E così, per suonare la sveglia al Governo ed alla politica la Fim Cisl ha reso noto che il prossimo 30 settembre del 2014 ci sarà a Roma una grande mobilitazione dei lavoratori metalmeccanici sotto Palazzo Chigi. Ci sarà infatti un presidio in presenza dei delegati, dei lavoratori e dei cassintegrati delle imprese dell'industria metalmeccanica che versano in uno stato di crisi. Questo perché perdendo altro tempo prezioso si rischia la dispersione delle eccellenze, delle competenze e dei saperi dell'industria metalmeccanica a fronte del rischio di un'emergenza all'interno dell'emergenza data dagli ammortizzatori sociali che per migliaia di lavoratori sono in scadenza. Proprio la Cisl peraltro da qualche giorno a questa parte è in fermento dopo che il Governo per il 2015 ha deciso di bloccare ancora una volta gli stipendi dei lavoratori statali.

Il Segretario della Cisl Raffaele Bonanni, in un'intervista rilasciata a Rai News 24, ha dichiarato che contro la decisione del Governo il Sindacato avvierà in tutta Italia una mobilitazione visto che si continuano a mantenere certi privilegi mentre si continua ad utilizzare la mannaia sui dipendenti pubblici. Per esempio il leader della Cisl Raffaele Bonanni ha messo in evidenza come nei confronti delle società municipalizzate si continuino ad usare i guanti bianchi senza quindi andare a chiudere, come si dovrebbe, il rubinetto della spesa pubblica.