La denuncia è di quelle forti, di quelle che vogliono dare una scossa alle istituzioni affinchè prendano finalmente a cuore la situazione difficile in cui sono costretti a vivere gran parte dei pensionati d'Italia. E' il presidente della Federazione italiana dei pensionati del commercio, Massimo Vivoli ad attaccare duramente il governo e la sua immobilità.
Si calcola che nel 2014 un pensionato che percepisce un assegno di entità 'media' riuscirà a perdere, come potere d'acquisto, anche 1400 euro rispetto a quanto potesse fare nel 2008. Si ritiene quanto mai necessario l'intervento del governo affinchè possa essere sostenuto il reddito dei pensionati, aumentando la loro capacità in termine di consumi.
Naturalmente, l'attenzione non poteva che spostarsi sull'ormai celebre questione del 'bonus di 80 euro': sappiamo, come nel recente passato, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi abbia preso in esame l'eventualità di coinvolgere anche la categoria dei pensionati.


Il punto focale della questione legata al bonus, però, sembra essere legata allo 'scopo' fondamentale per cui il premier ha deciso, nel maggio scorso, di concedere questo beneficio, ovvero incrementare i consumi. 
Sappiamo bene, però, come la crisi economica abbia messo in ginocchio moltissime famiglie e la mancanza di lavoro e di un'entrata fissa mensile ha richiesto l'intervento dei pensionati come 'sostegno' per riuscire a soddisfare almeno il fabbisogno indispensabile di queste famiglie improvvisamente trovatesi in seria difficoltà.   
Pensionati come ammortizzatori sociali, in quanto manca una politica di welfare. Ecco perchè il prossimo 24 settembre, i sindacati dei pensionati si incontreranno a Roma presso il teatro Quirino per chiedere al governo un pronto intervento a sostegno del reddito dei pensionati. Il governo risponderà alle richieste degli anziani? Se non altro, è giusto richiamare l'attenzione su questo problema, altrimenti si rischia di finire nel 'dimenticatoio' e di aggravare una situazione già di per sè molto difficile.