La riforma Scuola di Renzi contiene errori grammaticali. È di certo un aspetto di secondaria importanza, se partiamo dal presupposto che quello che conta è la sostanza, ciò non toglie che il fascicolo chiamato 'La buona scuola' ha fatto parecchio sorridere con i suoi strafalcioni. Diciamo che chi ha messo su carta le istruzioni della prossima riforma della scuola, il problema ce l'ha più che altro con la sillabazione. Ieri il premier Renzi ha diffuso la slide che gli ha permesso di illustrare al pubblico italiano i dodici punti della riforma, che lui definisce 'patto educativo'.

Ma i più non sono riusciti a non notare gli errori (o orrori?) di sillabazione. Quali sono? Alcuni li potete vedere nell'immagine allegata. Quelli fino ad ora segnalati sono sei.

Gli errori grammaticali della riforma scuola di Renzi

  1. Punto due: errore andando a capo 'come previsto dalla Costituzi-one'.

  2. Punto tre: errore andando a capo 'piano di assunzi-oni'.

  3. Punto sette: errore andando a capo 'Coinvolgimento di presidi, docenti, amminis-trativi'.

  4. Punto dieci: errore andando a capo 'competenze dig-itali'.

  5. Punto dieci: errore andando a capo 'nella sec-ondaria'.

  6. Punto dodici: errore andando a capo 'renderne traspar-ente l'utilizzo'.

Più che altro, questi sono strafalcioni che fanno sorridere, proprio perché inserti in un fascicolo che prende il nome 'La buona scuola' e che viene definito patto educativo più che riforma.

Gli errori di svista o di battitura in un testo sono possibili, chi scrive lo sa bene. Quello che colpisce in questo caso è che la natura dell'errore è sempre la stessa, ovvero un evidente difficoltà a formulare la sillabazione delle parole. Detto questo, è opportuno concentrarsi su quello che è il vero contenuto della riforma scuola, contenuto che al momento divide l'Italia.

Alcuni sono a favore, altri contro. E voi da che parte state? Le idee 'rivoluzionarie' di Matteo Renzi e del Miur vi piacciono, o le trovate assurde e ridicole? Fatecelo sapere con un commento, mentre continuate a seguirci per conoscere altri dettagli della questione e del mondo della scuola.