Tar Lazio boccia la sperimentazione di riduzione a 4 anni dei corsi di studio nelle scuole di istruzione secondaria di primo e secondo grado. Considerata illeggittima la richiesta da parte del Miur; impugnati i decreti ministeriali n. 902 e n. 904. La sentenza, a opera del Tar del Lazio, contro il Ministero della Pubblica Istruzione è stata pronunciata ieri 16 settembre 2014, bocciando il progetto di sperimentazione nelle scuole di istruzione secondaria di II grado e condannando il Miur al pagamento delle spese di giudizio.
Tar Lazio: boccia la sperimentazione dei 4 anni
Il Tar della Regione Lazio (Tribunale Amministrativo Regionale) Sezione III bis, con la pronuncia della sentenza del 16 settembre 2014 si è dichiarato sfavorevole alla proposta di sperimentazione della riduzione a 4 anni della duratta legale di 5 dei corsi di studi. La sentenza del Tar del Lazio ha considerato illeggittima accogliendo la proposta degli istituti scolastici oggetto della sperimentazione Miur. In base ai decreti ministeriali n. 902 e n. 904 approvati in data 5 novembre 2013 si autorizza al decorrere dell'anno scolastico 2014/2015 una proposta di sperimentazione che prevede la riduzione del percorso di studi legare stabilita in 5 anni a 4 annualità. Le scuole coinvolte dai D.M oggetto della sperimentazione dei 4 anni sono il Ginnasio Statale “Quinto Orazio Flacco” di Bari, l’ISS “Ettore Maiorana” di Brindisi, l’ITE “Enrico Tosi” di Busto Arsi ’I.S. “Carlo Anti” di Verona, i quali hanno impugnato nominativamente i decreti Miur.
Il Tar Lazio ha accolto le motivazione del ricorso in materia di sperimetazione della riduzione della durata legale del percorso di studi, ricnoscendone la illegittimità formale dei provvedimenti adottati, in assenza di un prescritto parere del CNPI (Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione), senza il quale i D.M non possono essere motivati sotto il profilo della necessità dell'eliminazione dell'ultimo anno del corso di studi, in riferimento al DPR 275/99 in materia di autonomia scolastica. Per questi motivi il Tar della Regione Lazio ha annullato i decreti in oggetto e ha condannato il Miur a rinunciare al suo progetto di sperimentazione nella Scuola superiore oltre al pagamento della somma di Euro 3.000,00 per spese di giudizio a favore della FLC e per il resto le compensa nei confronti delle altre Istituzioni scolastiche. Il testo completo della sentenza può essere consultato all'indirizzo seguente: . http://2.flcgil.stgy.it/files/pdf/20140917/sentenza-del-16-settmbre-2014-del-tar-lazio-sperimentazione-scuola-superiore.pdf
Anche il sindacato FLC CGIL, (Federazione Lavoratori della Conoscenza) aveva impugnato i D.M. n. 902 e n. 904 dichiarandoli illegittimi, in quanto adottati senza prescritto parere del CNPI; in secondo luogo assunti senza motivazione in esecuzione di un atto di indirizzo fine all'adeguamento di standard europei che non possono in alcun modo coniugare l'autonomia delle scuole con i bisogni del territorio nazionale, sopratutto con modalità che abbreviano la durata legale del percorso di studi e non tendono a migliorarne l'offerta formativa.
Tar Lazio: boccia la sperimentazione dei 4 anni
Il Tar della Regione Lazio (Tribunale Amministrativo Regionale) Sezione III bis, con la pronuncia della sentenza del 16 settembre 2014 si è dichiarato sfavorevole alla proposta di sperimentazione della riduzione a 4 anni della duratta legale di 5 dei corsi di studi. La sentenza del Tar del Lazio ha considerato illeggittima accogliendo la proposta degli istituti scolastici oggetto della sperimentazione Miur. In base ai decreti ministeriali n. 902 e n. 904 approvati in data 5 novembre 2013 si autorizza al decorrere dell'anno scolastico 2014/2015 una proposta di sperimentazione che prevede la riduzione del percorso di studi legare stabilita in 5 anni a 4 annualità. Le scuole coinvolte dai D.M oggetto della sperimentazione dei 4 anni sono il Ginnasio Statale “Quinto Orazio Flacco” di Bari, l’ISS “Ettore Maiorana” di Brindisi, l’ITE “Enrico Tosi” di Busto Arsi ’I.S. “Carlo Anti” di Verona, i quali hanno impugnato nominativamente i decreti Miur.Il Tar Lazio ha accolto le motivazione del ricorso in materia di sperimetazione della riduzione della durata legale del percorso di studi, ricnoscendone la illegittimità formale dei provvedimenti adottati, in assenza di un prescritto parere del CNPI (Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione), senza il quale i D.M non possono essere motivati sotto il profilo della necessità dell'eliminazione dell'ultimo anno del corso di studi, in riferimento al DPR 275/99 in materia di autonomia scolastica. Per questi motivi il Tar della Regione Lazio ha annullato i decreti in oggetto e ha condannato il Miur a rinunciare al suo progetto di sperimentazione nella Scuola superiore oltre al pagamento della somma di Euro 3.000,00 per spese di giudizio a favore della FLC e per il resto le compensa nei confronti delle altre Istituzioni scolastiche. Il testo completo della sentenza può essere consultato all'indirizzo seguente: . http://2.flcgil.stgy.it/files/pdf/20140917/sentenza-del-16-settmbre-2014-del-tar-lazio-sperimentazione-scuola-superiore.pdf
Anche il sindacato FLC CGIL, (Federazione Lavoratori della Conoscenza) aveva impugnato i D.M. n. 902 e n. 904 dichiarandoli illegittimi, in quanto adottati senza prescritto parere del CNPI; in secondo luogo assunti senza motivazione in esecuzione di un atto di indirizzo fine all'adeguamento di standard europei che non possono in alcun modo coniugare l'autonomia delle scuole con i bisogni del territorio nazionale, sopratutto con modalità che abbreviano la durata legale del percorso di studi e non tendono a migliorarne l'offerta formativa.
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