L'urgenza di trovare delle soluzioni in tempi rapidi al problema che riguarda gli esodati, spinge il Presidente della rete dei comitati Francesco Flore a rivolgere al ministro Poletti un sollecito per intervenire sulla deroga alla Fornero. Lo spunto è fornito dall'iniziativa del sottosegretario Bobba, appoggiata da Luisa Gnecchi deputata del Pd, che il 15 ottobre scorso ipotizzava la possibilità di adottare una nuova salvaguardia.

Indagine Inps

Stando ai risultati pubblicati dall'Inps, un eventuale proroga di 4 anni della salvaguardia che scade il 6 gennaio 2015, si potrebbe dare risposta a ben 49.000 esodati.

In un comunicato redatto dal comitato si chiede al ministro Poletti di prendere seriamente in considerazione la delibera di un ulteriore provvedimento analogo, la quale inserisca le unità stimate dall'istituto di previdenza nella salvaguardia. In aggiunta, si chiede di approvare un nuovo termine che preveda come ultima data il 6 gennaio 2019, al fine di estendere le tutele per gli esclusi. Com'è noto, con un atto di sindacato ispettivo chiesto dall'Onorevole Gnecchi al Governo Renzi, si voleva accertare il numero esatto di coloro che finora sono rimasti esclusi dagli interventi di tutela offerti dall'istituto delle salvaguardie effettivamente approvate.

La nota della rete dei comitati

Il Presidente Flore tiene a precisare che non saranno necessarie ingenti coperture finanziarie per approvare un provvedimento attuativo consistente in una ulteriore sanatoria, destinato a salvaguardare questo contingente che attende di essere finalmente tutelato.

Esprime rammarico per l'abbandono della expdl 224 rimarcandone l'esiguità di costo (si parla di soli 6 miliardi spalmabili in un periodo di dieci anni). Cifra che, se rapportata al risparmio conseguito da mancate erogazione di Pensioni per un periodo che va dal 2012 al 2021, è considerabile come assolutamente minima (81 miliardi di euro in tutto ).

La nota si conclude esortando perciò lo stesso ministro ad onorare agli impegni assunti con gli esodati, chiedendo con estrema fermezza di provvedere a fornire una risposta strutturale che si traduca in una ulteriore salvaguardia. Solo questione di volontà politica dunque.