Molte speranze in fumo e ora le ultime notizie sulla pensione anticipata nel 2014 e 2015 e i prepensionamenti di donne e uomini fanno capo ad alcune idee differenti, più vecchie che nuove, portate avanti sempre dal solito nome, quello di Cesare Damiano. L'esponente del PD dopo aver caldeggiato con insistenza l'adozione di misure di flessibilità per la pensione anticipata di dipendenti pubblici e privati, spinge ora per la Quota 100, ovvero per la possibilità di andare in pensione raggiunta tale soglia combinando anzianità anagrafica e anzianità contributiva.

La precedente proposta di Damiano per una riforma Pensioni orientata alla flessibilità si basava sull'idea di permettere il prepensionamento di donne e uomini a partire dai 62 anni di età con 35 anni o più di contributi, a patto che il lavoratore accettasse, nell'andare in pensione, penalizzazioni del 2% per ciascun anno di anticipo rispetto alla maturazione dei requisiti attualmente in vigore. Dopo la Legge di stabilità di tale, apprezzatissima proposta, voluta da sindacati, vari esponenti politici, vertici dell'INPS e cittadini stessi, resta solo la cenere. Nel DDL infatti non c'è praticamente traccia della previdenza: tutto è lasciato insoluto, dal problema degli esodati alla necessità di prorogare l'Opzione contributivo donne per la pensione anticipata a 57 o 58 anni di età e tre mesi.

E nulla di nuovo viene portato avanti su nessun fronte.

Le ultime notizie sulla pensione anticipata e i prepensionamenti nel 2014 e 2015 per tutti i lavoratori, dal pubblico impiego al privato passando per gli autonomi, fanno ora capo alla nuova proposta di Damiano che peraltro riprende un'idea già più volte avanzata, sempre con esiti fallimentari.

Damiano, che pochi giorni fa ha parlato della possibilità della Quota 100 per i prepensionamenti a Mi manda Rai3, sembra quasi voler diversificare l'assalto a un esecutivo che di previdenza non vuole proprio sentir parlare. Va da sé che anche questa proposta potrebbe rappresentare un'occasione rilevante per quanti, con 62 anni di età e 38 di contributi, con 63 di età e 37 di contributi e via dicendo, volessero lasciare il lavoro prima del maturamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia 2014-2015.

Resta tuttavia in piedi un enorme problema, che questa proposta aggiuntiva di Damiano non sembra in grado di superare: il problema delle coperture economiche. Nonostante le belle parole della politica in tanti avevano previsto che in realtà dal Governo Renzi non sarebbe giunto assolutamente nulla sul fronte delle pensioni, e occorre dire che le intenzioni non sembrano essere cambiate e qualunque misura - al di là dei potenziali, enormi benefici sull'occupazione - che richieda uno stanziamento di fondi non esiguo, sarà probabilmente destinata a esser bocciata dalla Ragioneria di stato, e a non essere nemmeno presa in considerazione dall'esecutivo, al di là di qualche nuova, vaga promessa destinata inevitabilmente a sfumare nel momento in cui si dovrebbe passare ai fatti.

Per i tanti che attendono novità sulla pensione anticipata per donne e uomini e il prepensionamento nel pubblico impiego e negli altri settori, sembra che al momento le uniche prospettive siano quelle di una proroga dell'Opzione contributivo donne e della creazione di un ponte destinato ai soli esodati. Ma anche su questi interventi, sui quali peraltro la classe politica si è già impegnata e lanciata in promesse, le possibilità di assistere a dei veri cambiamenti entro fine 2014 restano scarse.