Ormai ci siamo, le ultime notizie sulla pensione anticipata nel 2014 e 2015 e i prepensionamenti per il pubblico impiego, i dipendenti del privato e i lavoratori autonomi, si concentrano sulla Legge di stabilità il cui "varo" è previsto per mercoledì 15 e di cui, quindi, avremo prestissimo notizie concrete. La possibilità di una riforma pensioni orientata alla flessibilità in uscita che consentirebbe Pensioni anticipate a partire dai 62 anni di età con 35 anni di contributi, a fronte di piccole penalizzazioni per ciascun anno di anticipo rispetto al maturamento dei diritti, è appesa a quanto scopriremo nei prossimi giorni.

Allo stesso modo si spera in una proroga dell'Opzione contributivo donne o in un intervento sulla circolare INPS che stringe i tempi per andare in pensione con l'Opzione Donna (attualmente scaduti per le lavoratrici autonome e in scadenza tra novembre e dicembre per le altre lavoratrici). Qual è la situazione per i prepensionamenti alla vigilia della settimana cruciale per la Legge di stabilità? Le notizie sulla previdenza sono andate via via scomparendo negli ultimi giorni, inghiottite dal dibattito sul Jobs Act e non solo. A oggi sappiamo che la flessibilità per la pensione anticipata nel 2014 o 2015 è stata allo studio del Governo Renzi per mesi, ma in merito alla sua possibile attuazione si sa ben poco: tutti la vogliono ma i costi sono elevati, e contando che la Ragioneria di stato continua ad avere un peso politico enorme, le speranze di vedere questa grande riforma attuata sono piuttosto modeste, a nostro parere, nonostante i vantaggi derivanti anche dallo sblocco di grandi possibilità occupazionali siano indiscutibili.

Per la pensione anticipata con Opzione contributivo donne la strada sembra più in discesa, se consideriamo i costi non esosi del prolungamento dell'Opzione Donna o la relativa semplicità con cui si potrebbe intervenire contro la circolare INPS che ha decretato l'applicazione del meccanismo delle finestre mobili e ha di fatto anticipato fortemente i tempi per scegliere l'opzione (in scadenza in linea teorica solo il 31 dicembre del 2015).

Considerando anche i risparmi che ne deriverebbero a lungo termine per le casse statali, dato che la pensione anticipata per le donne che scelgono tale possibilità giunge a 57 o 58 anni di età e 3 mesi con assegni fortemente ridotti per via del calcolo con sistema contributivo, si spera che nei prossimi giorni possa arrivare la svolta.

In dubbio anche la possibilità di ricevere il TFR in busta paga mensilmente a partire dal prossimo anno, misura voluta dallo stesso premier Matteo Renzi, ma sulla quale ancora si continua a discutere molto. Passando dai prepensionamenti e dalla pensione anticipata per il pubblico impiego e il privato al fronte esodati, va ricordato che il Governo Renzi e il ministro Poletti più nello specifico, dopo aver promesso una soluzione alla vergognosa vicenda molti mesi orsono, aveva infranto l'annuncio ripromettendo una soluzione in autunno, con la Legge di stabilità. Di tale svolta per gli esodati si parla molto poco al momento, ci auguriamo pertanto che chi di dovere non abbia dimenticato i forti annunci lanciati nei mesi scorsi.

Purtroppo il rischio che le novità per la pensione anticipata 2014 - 2015 e per i prepensionamenti di statali, dipendenti privati e lavoratori autonomi sfumino è concreto, ma è ancora viva la speranza di assistere a cambiamenti importanti. Per i tantissimi cittadini che seguono con grande interesse i possibili sviluppi nel settore della previdenza, non possiamo che consigliare di mantenersi aggiornati nei prossimi giorni, poiché saranno decisivi per i possibili cambiamenti sul fronte pensioni.