Si ritroveranno in Piazza Montecitorio il 26 novembre i militari della Croce Rossa Italiana per protestare contro la smilitarizzazione del corpo che provocherebbe la perdita del posto di lavoro di circa 900 unità. Dopo 150 anni di gloria e valorosi interventi anche all'estero, il corpo militare della Croce Rossa Italiana scomparirà a breve rimanendo solo nel ricordo di chi ha visto i valorosi componenti operare nelle situazioni di emergenza più disperate. Dall'Afghanistan al terremoto in Irpinia, dalle Alluvioni del Nord e Centro Italia all'Iraq, 150 anni di presenze, che fanno ormai parte della storia del nostro Paese, a gennaio con un decreto verranno cancellate.
A decidere sulla loro fine è un decreto emanato dal Governo Monti nel 2012 il n. 178 (riorganizzazione dell'Associazione Croce Rossa Italiana), che prevede la completa smilitarizzazione del corpo e quindi la fine dei militari che da anni prestano servizio nelle varie strutture Italiane. Riorganizzazione che non lascia certamente immune da rischi anche il personale "non militare" del corpo. Mercoledi 26 novembre i militari C.R.I. e i loro sostenitori e familiari saranno dalle 09:00 alle 14:00 in piazza Montecitorio (Sede Governo Italiano) per chiedere un immediato intervento del Governo Renzi per bloccare le operazioni di smilitarizzazione e conseguente privatizzazione del corpo nel tentativo di salvare il lavoro ai quasi mille militari, dare serenità ai civili e continuare a far vivere un pezzo importante della storia del nostro Paese.
La manifestazione è stata proclamata dal Comitato Nazionale Salva Corpo Militare della C.R.I. unitamente al Comitato Nazionale di Tutela e Riforma del Corpo Militare. Sono previsti arrivi da tutta Italia per partecipare alla manifestazione con la speranza che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi non resti indifferente a questa richiesta da parte, non solo dei militari, ma di tutti gli italiani che non vogliono veder sparire quella che ormai è un istituzione, ovvero la Croce Rossa Italiana.