"Non c'è il rischio di elezioni anticipate", lo ha affermato il ministro per le Riforme e i Rapporti, Maria Elena Boschi (Partito democratico), intervenendo oggi a Firenze a margine di un convegno organizzato da EuNews. Le elezioni anticipate "sicuramente non sono nel desiderio del governo", ha ribadito l'esponente del Governo Renzi. Intanto l'ex premier Silvio Berlusconi continua a incalzare il Governo Renzi su Jobs act e riforma pensioni, oggi un nuovo intervento telefonico del leader di Forza Italia.

Riforme lavoro, Pa e pensioni, scuola, giustizia: parla il ministro Maria Elena Boschi

"Abbiamo presentato un programma - ha proseguito il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi - che va da qui al 2018 con delle riforme serie.

Rispetteremo il cronoprogramma". Un programma di riforme - che va dalla riforma del lavoro alla riforma Pa e Pensioni, dalla riforma della scuola alla riforma fiscale fino alla riforma della giustizia - "che ha bisogno di tempo per essere attuato. Intendiamo lavorare fino al 2018 - ha aggiunto il ministro Maria Elena Boschi, tra i più autorevoli esponenti fra i renziani nel Pd spaccato su riforma pensioni e lavoro - e poi i cittadini giudicheranno il nostro lavoro".

Jobs act e riforma pensioni, spaccato il Pd di Renzi, Boschi: 'Non ci sarà la scissione'

Parlando delle divisioni nel Partito democratico su Jobs act e articolo 18, riforma pensioni e pensione anticipata, "non c'è alcun rischio di scissione" ha detto il ministro Maria Elena Boschi.

"A mio avviso - ha detto una delle organizzatrici della Leopolda, il 'partito parallelo' di Renzi - e non ci sarebbe né nel caso di fiducia nemmeno nel caso in cui la fiducia non venisse posta, come è probabile, perché non è scontato che ci sia la richiesta di fiducia". "La fiducia sul Jobs act sarebbe da parte di Renzi - secondo il capogruppo di Sinistra ecologia e libertà alla Camera dei Deputati Arturo Scotto - un atto di grande debolezza; debolezza politica perché il Partito democratico avrebbe defezioni sul voto".

Renzi sull'Economist: 'L'Ue si concentri su crescita e lavoro con convinzione'

Occorre "fiducia che il cambiamento è possibile", ma servono all'Europa "convinzione e determinazione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando di riforme e flessibilità crescita e lavoro, nel corso di un intervento sull'Economist "Speciale 2015" oggi in edicola.

"L'Europa - ha aggiunto il premier - ha però bisogno di concentrarsi sulla crescita e il lavoro con convinzione. La nuova Commissione - ha sottolineato Matteo Renzi - ha dichiarato che darà 300 miliardi per cambiare corso. Vogliamo essere sicuri - ha detto scritto il premier italiano sull'Economist - che questo avverrà".

Jobs act e riforma pensioni 2015: nuovo intervento telefonico di Silvio Berlusconi

Contro il Jobs act e la politica fiscale del Governo Renzi torna a farsi sentire la voce del capo di Forza Italia Silvio Berlusconi che sollecita anche una riforma pensioni con l'aumento delle pensioni minime a mille euro al mese. "La situazione - ha commentato Silvio Berlusconi stamattina telefono in collegamento con l'iniziativa organizzata contro la politica fiscale del Governo Renzi a Treviglio (Bergamo) è tale per cui ci troviamo - ha aggiunto il Cavaliere - di fronte a un diluvio fiscale su famiglie imprese e pensionati. Così - secondo il leader di Forza Italia che prometta una riforma pensioni con l'aumento delle minime a mille euro - non si può andare avanti".