La riforma delle Pensioni fa discutere dentro e fuori i palazzi della Politica, dentro e fuori i palazzi delle istituzioni. Il dibattito si fa sempre più acceso, giorno dopo giorno, mano mano che ci si avvicina al 24 di novembre. È la data in cui si discuterà e si voterà sulla legge di stabilità e degli oltre 3700 emendamenti presentati per modificarne alcuni elementi cardine, come ritenuto da più parti.
Quali le novità del momento? Quali le posizioni?
La Cassazione, con il via libera al referendum per l'abolizione della legge Fornero sulle pensioni del dicembre 2011, ha certamente influito sul dibattito, rendendolo ancora più incandescente.
Il leader della lega, Matteo Salvini, dopo il pronunciamento della Cassazione sulla raccolta delle firme per l'abolizione della legge sulle norme restrittive del sistema pensionistico ideate ed attuate dal governo dei professori retto dall'economista Mario Monti, plaude al sostegno dato dalla CGIL al referendum promosso proprio dal suo movimento. "Meglio tardi che mai", così ha laconicamente commentato all'annuncio dell'adesione del sindacato della Camusso. A mettere ulteriormente benzina sul fuoco, contro, a suo dire, l'inerzia del Governo del premier Matteo Renzi, è il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini. "Bisogna modificare la riforma pensioni Fornero", tuona il sindacalista, lasciando intendere che aderirà al referendum promosso dalla Lega.
"Se non è possibile attualmente modificare in toto la legge Fornero, almeno tentiamo di renderla più flessibile", sostiene Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera. A lui fa eco, anche se con una proposta diversa ma che ha sempre l'intento di renderla più attuale, il commissario dell'Inps Tiziano Treu con il "prestito pensionistico".
Insoma tutti convinti che la legge Fornero debba essere modificata e resa più attuale e più rispondente alle esigenze dei lavoratori prossimi e non, all'età della pensione.
Tutti convinti che la "Fornero" debba essere cambiata?
Ma tutti, proprio tutti sono d'accordo nell'emendare e modificare la "Fornero"? Pare proprio di no.
Da parte del Governo e del Ministro all'economia Padoan in particolare, si fa sapere che non è il momento. I conti non lo permettono ancora, le finanze dello stato non lo consentono. Per buona pace di tutti: esodati, ferrovieri, postali, quota 96 possono attendere.
Intanto al 5 dicembre è stato fissato lo Sciopero Generale da parte della CGIL, sulla politica economica del Governo. Servirà a smuovere le acque, ad ammorbidire qualche presa di posizione più intransigente? Staremo a vedere. Seguiteci, vi terremo come al solito aggiornati. Intanto cliccate "segui" sotto il titolo dell'articolo.